Turismo ligure in mano ai «sovversivi» pugliesi

L’agenzia pugliese che ha lanciato Nichi Vendola e Fausto Bertinotti fa promozione per la Regione

Turismo ligure in mano ai «sovversivi» pugliesi

A domanda rispondono: la gara della creatività per rilanciare il turismo ligure l’ha vinta Proforma. A nessuno viene in mente, però, di segnalare che trattasi dell’agenzia multimediale che già ha rilanciato anzi lanciato Nichi Vendola l’«estremista, pericoloso, sovversivo, diverso», così recitavano i manifesti elettorali del presidente della Puglia, ma anche Fausto Bertinotti alle primarie dell’Unione, con un’invasione di post it gialli con su la scritta «Voglio» e ognuno metteva quel che voleva.
Ecco, sono loro, 13 giovani legati alla Quercia dal congresso 2005 alle politiche 2006, ma qui è la creatività che conta, ad aver sbaragliato la concorrenza di altre 29 agenzie 14 delle quali liguri. C’è di tutto, in quel budget di 50mila euro che vanno a Proforma più 900mila che vanno in strategie di comunicazione e marketing, chi più ne ha più ne metta. Un nuovo marchio che gioca con le parole: «Liguria terradamare». Una cartolina virtuale della Liguria che costa come quelle normali ma è un Dvd sulla Liguria. Uno slogan che vuol dire ai turisti che non vengono venite invece, qui c’è di tutto da vedere e da fare e infatti fa così: «E pensare che qualcuno ci viene solo per il mare». Il tutto nell’ambito di una campagna a tappeto attraverso riviste specializzate, fiere di settore, conferenze, workshop, educational per stampa e operatori, con una nuova linea editoriale e grafica per il materiale a promuovere un’immagine unica e coordinata. «La Liguria offre un prodotto statico a un mercato dinamico» avverte Claudio Burlando il presidente della Regione, bisogna ridefinire-innovare-rivitalizzare. Il come lo spiegano l’assessore al Turismo Margherita Bozzano e Miriana Detti la presidente dell’Agenzia In Liguria, fu criticata dal centrodestra perché arriva dal Trentino, ieri Burlando l’ha difesa perché «il Trentino è la migliore località turistica italiana».
Il dato di partenza è che c’è un incremento fra l’8 e il 23 per cento nel primo trimestre del 2006 fra arrivi e presenze, ma il trend degli ultimi dieci anni dice che non si resta fissi sulle stesse quote, là dove il 2005 è andato peggio degli altri anni. L’obiettivo è proporre offerte turistiche di eccellenza alternative al soggiorno balneare e valide in ogni momento dell’anno: dalla mountain bike alle immersioni subacquee, dalle gite nei borghi dell’entroterra alle degustazioni di prodotti eno-gastronomici d’eccellenza. Attirando soprattutto gli stranieri, i tedeschi che già apprezzano, ma soprattutto i russi e i cinesi che molto viaggiano e molto spendono. Così. Ci saranno nuove politiche turistiche, che prevedono tra l’altro 7 milioni di euro per riqualificare gli alberghi e una modifica della classificazione delle strutture, nasceranno dodici nuove strutture, tra cui un 4 e un 5 stelle a Genova. Parola d’ordine «destagionalizzare»: «Le Cinque Terre lavorano già dieci mesi l’anno e sono sempre esaurite - spiega Burlando - perché hanno saputo spiegare ai turisti che possono godersi quelle bellezze tutti i mesi».

Il prodotto resta di alta qualità anche in primavera e in autunno è il messaggio che parte da Genova e dalle altre località, da Portofino a Portovenere, da Ventimiglia a Savona. In attesa, dice Burlando, che finisca questo ognuno fa per sé delle Regioni: «Dobbiamo tornare a una politica nazionale del turismo».

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