Turista ebrea protesta: via dagli scaffali i vini del Duce e di Hitler

VareseProbabilmente la signora francese che lo scorso agosto ha fatto la spesa al supermercato Gs di Cuveglio, in provincia di Varese, non è mai stata a Predappio. Soprattutto non si sarebbe mai aspettata di trovare esposte tra la selezione dei vini di un supermercato di un luogo di villeggiatura bottiglie con etichette «nostalgiche» del ventennio o rappresentanti le effigi del Duce o di Hitler. Se a ciò aggiungiamo le origini ebraiche della villeggiante, è chiaro che gli ingredienti sono sufficienti per far scoppiare un caso. Non è ne uno scherzo di cattivo gusto malriuscito, ne una chiara dichiarazione di antisemitismo delle comunità del varesotto. Si tratta solo di «discutibili» prodotti a fine goliardico che il supermercato di Cuveglio offre ai suoi clienti. Alla signora francese non è importato se nel medesimo scaffale ci fossero anche bottiglie raffiguranti il Papa, Bob Marley, Stalin, Che Guevara, gli alpini o i manifesti delle case di tolleranza; la donna si è sentita profondamente offesa dalle bottiglie in questione. Quindi ha scattato delle fotografie, si è indignata con i responsabili del supermercato e, rientrata in Francia, ha inoltrato la sua rabbia ai vertici di Carrefour, la multinazionale della grande distribuzione che possiede il marchio Gs.
Le bottiglie di vino in questione sono un’idea commerciale dell’imprenditore Alessandro Lunardelli che ha deciso di creare questa collana di bottiglie di vino da tavola con le etichette dedicate a una cinquantina di personaggi storici. Tanto che a Milano non è certo difficile reperire le medesime bottiglie in alcuni locali cult della movida milanese. Nonostante ciò la direzione di Carrefour ha deciso di sposare le istanze della signora giustificandosi e dicendo di non essere al corrente di questo inquietante episodio perché ogni gestore è libero di offrire alla sua clientela i prodotti che meglio crede, pur sempre attraverso la centrale d’acquisto Carrefour.

Insomma, le bottiglie «incriminate» sono state levate dagli scaffali, ma dal supermercato varesino fanno sapere: «Non si trattava di vendita a scopo politico, tanto che sullo scaffale erano presenti altre 40 referenze. Si trattava piuttosto di una questione goliardica per chi avesse voluto fare un regalo. Comunque le bottiglie con Hitler e Mussolini sono state levate dagli scaffali come richiesto da Carrefour Italia».

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