LodiÈ lestate della violenza sulle donne. Ragazze sole che camminano, che rientrano verso casa, che passeggiano in bicicletta che diventano un bersaglio. Basta poco per diventare vittime, lo stupratore agisce a tradimento, basta una strada isolata, una spiaggia allalba, una strada di campagna un pomeriggio destate. Per diventare prede è solo questione di istanti.
In tutti i casi, nessuno escluso, la «trappola» scatta quando il malintenzionato di turno incontra una donna sola in un luogo anche pubblico ma deserto. Come è successo a una giovane peruviana, abusata laltro ieri notte a Milano, in zona Bovisa. A stuprarla un 20enne, suo connazionale peruviano arrestato dai vigili. O ancora a Capri, con la 17enne che si era fidata di un ragazzo appena conosciuto.
Clamoroso, poi, quanto successo ieri mattina sul litorale ferrarese dove una turista milanese di 26 anni è stata stuprata sulla spiaggia di Lido delle Nazioni, nello stabilimento balneare Aloha.
Verso le 5 del mattino la giovane, che è in vacanza con la famiglia, si era sdraiata da sola sul lettino di un bagno lungo la spiaggia, dopo una nottata trascorsa in compagnia di amici. Ne ha approfittato un senegalese di circa 20 anni, un immigrato clandestino, che lha spogliata e violentata. La vittima ha urlato e le sue richieste daiuto sono state udite da un vigilante impegnato in un servizio di controllo dei bagni. Luomo è intervenuto sparando tre colpi di pistola in aria: il violentatore, disorientato, ha prima tentato la fuga ma non è andato lontano: una pattuglia di carabinieri lha subito bloccato. Ma la violenza era già stata consumata.
E lo straniero, adesso, tenta anche di spacciarsi per minorenne, che sarebbe un ottimo modo per farla franca o quanto meno per ridurre linevitabile punizione.
Ma la storia più incredibile arriva da Lodi. Qui, un quarantacinquenne ha stuprato una pittrice che poi ha tracciato il suo identikit consentendo la certezza dellarresto, se pur suffragato anche da altri elementi. Insomma: è incappato in chi, poi, ha saputo inchiodarlo alle sue responsabilità. L'uomo ha atteso, lungo una ciclabile che si estende anche in unarea boschiva fino a Boffalora Dadda, e ha aggredito la ragazza, diciottenne, che stava tentando di raggiungere il fiume Adda per dipingere il paesaggio. La pittura, infatti, è la sua passione oltre che materia principale nel suo corso di studi.
Ma prima di violentarla, dopo averla sbattuta per terra, lha anche picchiata selvaggiamente e minacciata di morte nel caso in cui avesse parlato.
Ci sono volute ventiquattro ore prima che lei riuscisse a parlare di quanto le era accaduto. Ma alla fine ha trovato la forza di reagire e ha stupito tutti facendo ricorso proprio alla sua passione: ha tracciato un disegno tanto preciso di quel volto che le era rimasto stampato in mente indelebilmente, da inchiodare luomo e permettere così ai militari di arrestarlo.
E potrebbe ricevere giustizia anche la vittima dellabuso commesso in una discoteca sul lungotevere a Roma: ora potrebbero finire nel registro degli indagati con laccusa di violenza sessuale due giovani romani.
Casi agghiaccianti, che mostrano tutta la difficoltà delle donne, il pericolo da cui non sempre riescono a sfuggire, la paura continua delle città deserte destate e i luoghi troppo tranquilli.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.