Si chiama «Genova per noi» ed è allo stesso tempo una mano tesa e un guanto di sfida agli alleati. An irrompe per prima nella corsa alle elezioni amministrative del 2007 aprendo, di fatto, la campagna elettorale. Il messaggio è chiaro: bisogna fare in fretta. Serve un programma condiviso subito dopo lestate, quando in breve tempo bisognerà individuare un candidato che rappresenti contenuti e partiti. perché per una volta la Casa delle libertà deve crederci: Tursi si può conquistare, ma serve unoperazione efficiente e capillare come quella che nel 2000 portò Sandro Biasotti al governo della Regione.
E se programma devessere, An un programma lo ha abbozzato ed è pronta a sottoporlo allassemblea del 17 giugno prima e poi a categorie economiche, forze sociali e cittadinanza tutta. Con tanto di blog sul sito della federazione aperto alle proposte dei cittadini. Ieri eletti e quadri dirigenti di An hanno illustrato le «linee guida per un progetto di città» libera dal «plurisecolare potere della sinistra». Ai lavori hanno partecipato tra gli altri lonorevole Ignazio La Russa, il senatore Giorgio Bornacin, il coordinatore regionale Eugenio Minasso, Franco Marenco il responsabile nazionale della portualità, Pasquale Ottonello per Forza Italia, Umberto Calcagno per lUdc, Matteo Marcenaro per la Lista Biasotti, Tullio Mazzolino per i Popolari Europei. «Ci sono tutte le premesse, anche complici i disastri che, nel frattempo, provocherà il Governo Prodi - ha detto La Russa - per liberare Genova dalle lobby politico-affaristiche e del clientelismo di sinistra che da decenni la soffoca, facendola finalmente diventare una città moderna ed europea».
Fra le proposte, una legge speciale per Genova capitale della Liguria, affinché il capoluogo eserciti un ruolo trainante nello sviluppo dellintera regione.
Tursi, guanto di sfida di An
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