Tutta Genova in piazza ai funerali di Mazzini

«1872. I funerali di Mazzini». È questo l’argomento dell’ottavo e penultimo incontro della rassegna dedicata da Fondazione Garrone ed Editori Laterza alla storia di Genova. L’appuntamento è per domani sera alle 21 nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, dove, per il ciclo «Lezioni di storia. Gli anni di Genova», dopo l’introduzione di Laura Sicignano, il professor Sergio Luzzatto, docente di Storia moderna all’Università degli studi di Torino, parlerà appunto dei funerali di Mazzini.
Rivoluzionario di professione, Giuseppe Mazzini muore a Pisa da clandestino, il 10 marzo 1872. Appena sette giorni dopo, Genova ospita i suoi grandiosi funerali. Un’impressionante manifestazione di popolo, decine di migliaia di persone accalcate lungo il percorso del feretro dalla stazione ferroviaria alla collina del cimitero, da piazza Acquaverde a Staglieno. Quei funerali di massa significano tante cose: la resistenza dell’ideale repubblicano nell’Italia dei Savoia trionfanti; la vitalità della Genova operaia e democratica, pur nella crisi del movimento mazziniano; l’avvento di una moderna politica dell’immagine o forse già dello spettacolo. In effetti i funerali di Mazzini sono straordinari anche perché il cadavere è stato sottoposto a trattamento particolare di imbalsamazione, la pietrificazione. I mazziniani volevano trasformare i resti del leader in un «monumento di continua rivelazione»: un corpo statua da venerare religiosamente. Così, ritrovando la Genova del 17 marzo 1872 ci si scopre ben dentro una storia italiana dei leader carismatici, santi laici, meravigliosi crismi e ineffabili carismi.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

L’allestimento di un megaschermo al plasma consentirà al pubblico di assistere all’incontro anche dall’adiacente Salone del Minor Consiglio.
Ultima lezione lunedì 15 febbraio con il professor Antonio Gibelli che parlerà del 1915: interventismo e cannoni.

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