Non passa giorno, a Rapallo, senza che esploda un bel botto politico-amministrativo, nel pieno di una tornata elettorale al calor bianco. Nelle ultime ore, ad accendere unaltra miccia ha provveduto lUdc che ha dimissionato lex sindaco e presidente del consiglio comunale, Maurizio Roncagliolo, reo di aver formalizzato una lista civica di sostegno ad Armando Ezio Capurro (questultimo in cerca di riconferma in Comune).
Decisa la presa di posizione del vicecommissario provinciale del partito, Umberto Calcagno, secondo cui Roncagliolo è andato contro le direttive del partito. LUdc, infatti, ha deciso da tempo di appoggiare il candidato della Casa delle libertà, Mentore Campodonico: «Chi ha fatto una scelta diversa - insiste Calcagno, con lavallo del commissario provinciale Giuseppe Naro - con lUdc non ha niente da spartire, è fuori dal partito».
La presa di posizione drastica è venuta dopo una settimana di meditazione, seguita allannuncio di Roncagliolo. Ma oltre, evidentemente, non si poteva andare. Lo sottolinea ancora Calcagno: «Lo stesso Naro mi ha dato incarico di utilizzare tutti i meccanismi previsti dallo statuto del partito. In questo senso, nei confronti di Roncagliolo, ho già inoltrato denuncia ai probiviri. E il cosiddetto benestare del commissario provinciale, vantato dallo stesso Roncagliolo, semplicemente non esiste, e non esisterà mai».
Poi arriva a raffica una serie di accuse contro il «nemico»: «Si è comportato come una primadonna, anzi peggio. Il partito è una squadra, ma lui non lha capito, ha calpestato valori e ideali.
Il futuro del partito, invece, è tutto per Campodonico, «un candidato di grande respiro - conclude Calcagno - e rappresentativo di tutte le forze che lo appoggiano».
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