E così l'azienda, anzi, tutte le aziende del gruppo, indossano i panni del «buon samaritano» e puntano a due obiettivi importanti e nobili: lotta agli sprechi alimentari e spending review sociale attraverso un nuovo concetto di gestione delle mense senza aggravi economici. Alessandro Pansa, ad di Finmeccanica, e Marco Lucchini, direttore generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus, hanno infatti siglato un accordo quadro di collaborazione per il recupero delle eccedenze alimentari in tutte le mense delle società del gruppo da destinare a enti caritativi. Esempio concreto di responsabilità d'impresa che, oltre a rispondere a valori di solidarietà, ha anche valore economico.
Si procederà così: nel giro di 24 ore il cibo cotto o fresco non consumato nelle mense aziendali viene confezionato, etichettato, sottoposto ad abbattimento di temperatura e conservato, per essere poi prelevato e portato a destinazione dai volontari del Banco Alimentare, attraverso il programma «Siticibo». L'iniziativa voluta da Finmeccanica è destinata a strutture caritative vicine ai siti produttivi coinvolti, valorizzando così il rapporto sociale con il territorio e la collettività. Le mense già interessate sono 14: Finmeccanica Monte Grappa a Roma, AgustaWestland Cascina Costa (Va), Lonate Pozzolo (Va), Anagni (Fr) e Frosinone, Selex ES Roma Laurentina, Roma Tiburtina e Campi Bisenzio (Fi), Telespazio, Thales Alenia Space e MBDA Roma, Ansaldo Energia Genova, Oto Melara La Spezia e WASS Livorno. Sette sono invece le mense che saranno coinvolte nei prossimi giorni: Aenia Aermacchi (Fg), Venegono (Va), Caselle sud e Caselle nord (To), AgustaWestland (Br), Ansaldo Breda (Pt) e Selex ES (Ge).
Secondo i dati Onlus, in Italia sono oltre 4 milioni le persone in povertà alimentare, di cui il 10% bambini fino a 5 anni e il 13% anziani oltre i 65 anni di età. Emergenza, purtroppo, destinata a crescere.
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