Tutte le norme anti-fannulloni

Ecco cosa prevede la legge Brunetta per la razionalizzazione della pubblica amministrazione: cartellini obbligatori, un'Authority di valutazione, un sistema di premi ai migliori

Tutte le norme anti-fannulloni

Roma - Una pubblica amministrazione-casa di vetro, dove tutti i cittadini possono conoscere, tramite internet, le valutazioni sulla carriera dei pubblici funzionari. Un Authority per la trasparenza e la valutazione. Un meccanismo di premi per chi lavora bene e di sanzioni che possono arrivare fino al licenziamento per i dipendenti assenteisti. Sono questi i punti qualificanti del ddl delega al governo finalizzato "all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico" (come recita il frontespizio del provvedimento meglio noto come "ddl anti-fannulloni") che, con il voto del Senato, è stato oggi convertito in legge. Ecco gli aspetti principali del provvedimento.

TRASPARENZA Il ddl assicura la totale accessibilità dei dati relativi ai servizi resi dalla pubblica amministrazione con la disponibilità di accedere, mediante la rete internet, a tutti i dati sui quali si basano le valutazioni sui dipendenti.

CARTELLINI OBBLIGATORI Il personale a contatto con il pubblico deve indossare un cartellino identificativo ed esporre sulla scrivania una targa indicante nome e cognome.

AUTHORITY Ha il compito di valutare gli standard e i meccanismi di premialità, non la funzione di controllare l’efficienza dei circa 3,7 milioni di dipendenti pubblici ma di valutare il buon funzionamento dei nuclei di controllo, previsti dalla legge Bassanini, che presiedono alla valutazione degli enti pubblici. Questo consentirà di vedere quali sono le amministrazioni più virtuose e quelle meno virtuose. È indipendente e sarà composta da non più di cinque persone, scelte tra persone di elevata professionalità che non abbiano interessi in conflitto con le sue funzioni.

QUATTRO MILIONI DI EURO PER L’INNOVAZIONE Somma destinata a progetti sperimentali ed innovativi per diffondere e raccordare le metodologie della valutazione tra amministrazioni centrali e enti territoriali.

PREMI Una parte del monte salari complessivo sarà destinata a premiare coloro che conseguiranno le valutazioni migliori. È prevista una delega specifica per introdurre meccanismi per valorizzare il merito e incentivare la produttività. Per i dirigenti, è già stato stabilito almeno al 30% in più della retribuzione di base.

SANZIONI Rimangono quelle in vigore ma sono resi cogenti gli obblighi che hanno i dirigenti di far rispettare gli standard di efficienza e di applicare le sanzioni, fino a prevedere il licenziamento nei casi più gravi. La sanzione opera da subito in attesa della sentenza della Magistratura. Una piccola rivoluzione viste le lungaggini del sistema giudiziario. Ci sono meccanismi più rigorosi sui controlli medici durante il periodo di assenza del dipendente che in caso di falso certificato rischia il licenziamento. Previsto il licenziamento per giusta causa del medico, se è pubblico dipendente, nel caso in cui rilasci un falso certificato di malattia.

CLASS ACTION È prevista l’azione collettiva nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Ma per il risarcimento del danno si applica la disciplina vigente. Questo aspetto, introdotto alla Camera, è stato criticato dall’ opposizione che parla di cittadini che non saranno risarciti.

RIFORMA DEI CONTRATTI PUBBLICI Per migliorare l’efficienza della contrattazione collettiva è prevista una riforma dell’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni.

PERMANENZA DIRIGENTI IN SEDI DESTINAZIONE Per almeno un quinquennio stabilisce la legge.

MOBILITÀ AGEVOLATA In caso di carenze di organico si possono spostare i dipendenti.

PER DIRIGENTI STAGE ALL’ESTERO La durata della formazione in uno dei paesi europei non dovrà essere inferiore a 4 mesi.

TETTO DI 40 ANNI Il conteggio del tetto massimo di anzianità previsto di 40 anni dovrà essere di servizio effettivo e non contributivo.

PRIMARI OSPEDALIERI Sono equiparati ai primari dei policlinici universitari per il trattamento pensionistico, vanno anche loro in pensione a 70

anni.

CORTE DEI CONTI I magistrati contabili possono svolgere controlli, su richiesta di Parlamento e governo, sull’ attività delle amministrazioni, informando il ministro se accertano irregolarità.

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