La condanna arriva bipartisan. Al «crescente clima di odio e demonizzazione dellavversario e delle istituzioni che sta caratterizzando la vita politica negli ultimi tempi» e ai «tentativi di imporre con la violenza le proprie opinioni». Milano non vuole rivivere una brutta pagina del passato. E invece di fomentare con le polemiche un clima già avvelenato, il Consiglio comunale ha voluto lanciare allunanimità (44 voti a favore, nessun contrario e nessun astenuto) un messaggio di «piena solidarietà» al premier Silvio Berlusconi dopo laggressione in piazza Duomo domenica sera e di «ferma condanna» a chi alza la tensione. Il capogruppo del Pdl Giulio Gallera li chiama i «cattivi maestri» come Di Pietro e Beppe Grillo («sul suo blog incita ad abbattere Berlusconi»). Anche la sinistra radicale si dissocia: «Di Pietro e quelli che alimentano un clima di tensione facciano un passo indietro» afferma il capogruppo dei Comunisti italiani, Francesco Rizzati. Dure sono state le parole del sindaco. Letizia Moratti ha fatto visita al premier ieri mattina e ha incontrato in prefettura il ministro Maroni: «Chi alimenta odio ha responsabilità», ha detto a proposito dei commenti di Di Pietro. E mentre anche parte del Pdl, in primis il ministro alla Difesa Ignazio La Russa, chiede la «testa» del questore Vincenzo Indolfi per le falle nella sicurezza sia sabato in piazza Fontana sia domenica sotto il Duomo, la Moratti difende il capo della polizia: «Spostare le responsabilità di ciò che è successo sulla polizia è sbagliato. Sono episodi che nascono dal clima che cè in questo Paese. Ognuno di noi deve mantenere toni bassi per far sì che nel Paese ci sia un clima di serenità, la gente ha bisogno di normalità».
Intanto ieri allospedale San Raffaele è stata interminabile la coda di politici e di cittadini comuni che hanno voluto portare un messaggio di amicizia e solidarietà al premier. Tra loro anche una delegazione di trenta sindaci della provincia di Monza e Brianza che con la loro «veglia» hanno commosso il premier. Il quale ha già annunciato una cena assieme a loro.
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