Tutti felici nel bosco dei sogni alla scoperta della vera vita

Come un bell’uovo di Pasqua, Un ponte per Terabithia contiene una sorpresa, presente all’interno del racconto. Una vicenda favolistica, in salsa freudiana, ma con misura e intelligenza. Jess (Josh Hutcherson) e Leslie (AnnaSophia Robb), frequentano la stessa scuola, assediati dal bullismo dei più. Leslie, fantasiosa e intraprendente, trascina l’introverso Jess nei meandri surreali, al di là di un torrente, di un bosco che forse non esiste. La loro fantasia esorcizza la realtà della loro solitudine: Jess ha un padre sbrigativo che lo trascura, Leslie viene da un altro paese e la sua intelligenza la emargina dal resto della scuola. E iniziano a costruire il loro mondo, che prende forma e sostanza. Una fuga premeditata dalla realtà, con la quale dovranno fare i conti. Il sogno si infrange a causa di un avvenimento tragico. L’inversione dei due mondi presenta una realtà più appetibile ed i sogni rimangono tali. E la vita, quella vera ha qui inizio. Uno spunto non banale che trasforma un film per ragazzi in un viaggio iniziatico, che coinvolge anche gli adulti.


Girata in Nuova Zelanda, la pellicola ha il giusto equilibrio, grazie ad una regia che non esagera in effetti speciali e a due freschi protagonisti, credibili ed affiatati.

UN PONTE PER TERABITHIA di Gabor Csupo (Usa 2006) , con Josh Hutcherson, AnnaSophia Robb. 94 minuti

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