Le code davanti ai 221 punti vendita americani ieri erano meno lunghe che al debutto delliPhone. Ma una cosa è certa: Steve Jobs non se ne lamenterà. Anche perché per liPad, messo in vendita nei soli Stati Uniti alle 9 del mattino (alle 15 ora italiana), la fila lhanno già fatta gli investitori in Borsa. E che fila: il titolo Apple cresce da settimane ed è al massino da un anno in qua. Insomma, Jobs potrebbe già parafrasare il Chiambretti di «comunque vada sarà un successo».
Lormai consueto teatrino dellattesa spasmodica ha funzionato in pieno, primo attore «iPad Greg», il melamaniaco rimasto accampato davanti allApple Store sulla Quinta strada di New York per quasi tre giorni col solo obiettivo di essere il primo a portare a casa lultimo gadget lanciato dalla casa di Cupertino, un «pc tavoletta» che si preannuncia come rivoluzionario. Un obiettivo Greg Packer lha centrato: avendo fatto la stessa assurda attesa per liPhone nel 2007, si è conquistato un posto nella fauna dei personaggi leggendari, e strambi, di New York.
A fargli concorrenza ci han provato in tanti. Giovanna Mullen, 11 anni, ha raccontato di essere arrivata dal New Jersey già dalle 6 del mattino: «Voglio comprarne tre, ma te ne danno solo due. Ecco perché ho portato anche mia nonna». In coda anche molti europei. Come Mauro, italiano, alzatosi allalba per riuscire a fare un regalo di Pasqua ai figli. O Lucas, venuto apposta da Cipro.
Le recensioni dei giornali americani che hanno avuto per le mani lapparecchio in questi giorni, il New York Times e il Wall Street Journal, del resto sono state poco meno che entusiaste. In particolare il quotidiano finanziario arrivava a concludere che liPad renderà obsoleto luso del mouse (reso celebre proprio da Apple che lo lanciò insieme al suo glorioso computer, il Macintosh). Cè chi dice che ad andare in crisi sarà lintera industria dei computer portatili, che si vedrà rubare grosse fette di mercato. E cè chi ha scommesso in Borsa sui ribassi dei produttori di notebook.
Quanto venderà liPad? Cè chi pronostica un boom da 4 milioni di pezzi nel primo anno. Altri analisti pensano invece che le vendite rifletteranno landamento di quelle delliPhone: decollo lento per poi andare a ruba dopo qualche mese, arrivando a 5 milioni di pezzi. Molto significativo il fatto che gli esperti si dividano su quanto tempo ci metterà a conquistare il mercato, ma nessuno dubiti che sarà un successo (in Italia bisognerà aspettare).
E se a New York si ride, dallaltra parte del mondo cè almeno una persona che è decisamente scontenta. Wu Xiaolong, lo Steve Jobs cinese, aveva lanciato nellagosto scorso il P88, una versione di tablet pc che aveva riscontrato un certo interesse anche in Canada, dove una grande università aveva aperto una trattativa per fornirlo ai propri studenti. Lannuncio dellarrivo delliPad ha fatto sfumare la commessa. «I nostri prodotti sono più cari del loro sistema base», ammette amaro Xiaolong. LiPad va in vendita in sei versioni, con un prezzo variabile tra i 499 e gli 829 dollari.
Dunque Jobs ha sconfitto anche la tigre asiatica? È troppo presto per dirlo. Anche perché, come segnala il sito di tecnologia Shanzai.com, per le strade di Shenzen, capitale della provincia cinese del Guangdong, «cloni delliPad circolano da mesi». Apple ha dalla sua lincredibile capacità di creare un legame con i clienti.
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