Lo sguardo di un istante e senza parlare ci siamo detti: «Allora funziona». Funziona sì. Siamo riusciti a riappropriarci dei nostri figli nativi digitali che, avanti così, rischiavano di essere rapiti da quegli infernali aggeggi come tablet e smartphone e pc e wifi che maneggiano meglio di noi. Non è stata una cosa veloce, però è stata cosa profondamente voluta. E l'effetto meraviglioso, e al momento duraturo, ci rinfranca e rasserena. Per raggiungere il nostro disperato obiettivo ci sono volute più o meno tre settimane. Ma ora, in famiglia, sembra altra vita per noi e, credo, per loro. Loro che «papà, lo sai che Timeline di Michael Crichton è proprio interessante» dice lui di anni quasi 10 e mi pare un po' difficile come libro però lo divora come ne ha appena divorati altri e passa il tempo a parlare, giocare e leggere. Loro che «mamma, mi prenoti in biblioteca il terzo volume della saga di Twilight» dice lei di anni quasi 12 vampirizzata dal romantico intreccio della Meyer, che passa le giornate studiando, giocando a volley e leggendo. Loro che ora si siedono a tavola e parlano e parlano e la sparecchiano anche pur di finire di raccontare. Loro che ci svelano non richiesti gli incredibili intrighi fra compagni e compagne di scuola. Loro che ci fanno tornare bambini narrandoci cose loro che per l'importanza che ci mettono nel descriverle sembrano insormontabili ma che appena gliele sbrogliamo e risolviamo s'illuminano grati e probabilmente ancor più innamorati di mamma e papà. Funziona sì. Ci siamo ribellati all'idea che in classe ce l'hanno tutti e allora poverina anche lei col telefonino, anche lei su Whatsapp, anche lui col tablet di papà a smanettare fra i video di Miley Cyrus. Ci siamo riavuti dallo strattone che scuote i genitori non appena si avverte il bisogno di introdurre i figli al mondo digitale. Così gli dai un dito e neppure t'accorgi che un attimo dopo hanno preso braccio, busto, gambe e caviglie. Funziona sì. Gli abbiamo tolto o contingentato drasticamente l'elettronica, ma non per punirli o perché faccia male, bensì per stare di più insieme.
Per fare in modo che quando stanno in casa siano più distratti da noi che dal mondo fuori. Lei dopo un mese ha detto: «Sto molto meglio così». Poi è corsa a rispondere al telefono di casa. Perché le amiche la chiamano. Sul numero fisso. Come si faceva una volta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.