Tutti i colori dell’Islam

Accanto a Chi ha paura dell’Iran? possiamo mettere sullo scaffale mediorientale della nostra libreria altri due volumi. Il primo è la versione fotografica del libro di Lila Zanganeh: trecento scatti - tra il 1971 e il 2005 - raccontano che cosa hanno sognato, amato, sofferto gli iraniani. I luoghi di culto, il Re, le fabbriche, la Rivoluzione, i veli sui volti femminili, il tribunale di Teheran, gli artisti nazionali: le fotografie di Abbas (il titolo del libro è Irandiario, edito da Il Saggiatore) tengono fede alla promessa dell’agenzia Magnum Photos cui l’autore collabora: raccontare il mondo. Il secondo libro, La casa verde (Adelphi) è una favola scritta da Azar Nafisi, autrice del fortunatissimo Leggere Lolita a Teheran, e illustrato da Sophie Benini Pietromarchi: vi si narra di Bibi, triste perché i genitori hanno venduto la casa dove è sempre vissuta. Sola, mentre tutti si occupano del fratellino appena nato, fa amicizia con... un bruco, e impara da lui che non perdiamo mai veramente nulla. Anche se i maremoti della Storia, le incomprensioni, le scelte altrui ci sottraggono il mondo che amavamo, esso rimane sempre con noi, dentro di noi, anche se lontano. Alla fine de La casa verde Bibi capirà che la dimora ceduta dai genitori, e con essa un Iran perduto e rimpianto, non sono altro che rappresentazioni di qualcosa che invece non se ne è mai andato: la passione tutta interiore per i propri sogni, le uniche proprietà che non possono essere vendute. A “margine”, da segnalare Islam, l’identità inquieta dell’Europa (Il Saggiatore) di Farian Sabahi, scrittrice, docente universitaria e giornalista, che porta il lettore attraverso le comunità islamiche dell’Europa occidentale, da Madrid ad Anversa.

Italiana di origine iraniana, musulmana di nascita ma profondamente laica, Sabahi porta nella sua indagine lo spirito sfaccettato delle sue esperienze: fra moschee radicali e comunità pronte al dialogo, imam radicali, raffinati intellettuali e leader religiosi concilianti.

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