Archiviato lurlo di Bono vox, a San Siro è scattato il conto alla rovescia per gli acuti di Madonna. In estate, però, sono altri i rumori che fanno di Milano la città che non dorme mai. Il latrato solitario di un cane, le liti fra i vicini, gli schiamazzi di gioventù al parco: la fotografia dei rumori della città va di pari passo con le idiosincrasie e la maleducazione dei milanesi. Ma a giudicare anche da alcuni studi sullinquinamento acustico, gli 80 decibel di Bono & Co. sono sibili sussurrati se paragonati ad una curva a gomito di un tram lanciato sulle rotaie: un cigolio che accarezza i 100 decibel, un «concerto» cui si può assistere gratis in molte vie della città, fra cui corso XXII marzo, che secondo uno studio di Assoedilizia del 2008 si attesta fra le più rumorose. Una «piaga» specifica sono anche i tram di Precotto, Arco della Pace, via Torino - via Orefici, per non parlare del rombo del metrò che sbuca in via Palmanova e che invece fra Abbiategrasso e Famagosta crea una costante vibrazione tellurica. Aprendo le finestre si può, dunque, ascoltare la città. In una scala di interventi per tipologia, la Polizia municipale mette ancora al primo posto le liti in appartamento e i problemi di vicinato. Al secondo posto fra le chiamate ai vigili ci sono le lamentele per i condizionatori che in centro e in zona 4, nellarea di via Anfossi - Bezzecca, raggiungono livelli insostenibili. La movida e gli schiamazzi non sono, invece, che il quarto motivo di reclamo dei milanesi insonni (dopo i lavori in appartamento) anche se, come percezione, «restano il più grave perché sottile è la linea che divide il concetto di disturbo della quiete da questioni che, degenerando, riguardano lordine pubblico e la sicurezza», spiega Roberto Miglio, delegato Rsu. Navigli, Ticinese, Arco della Pace ed Isola sono le zone più rumorose. Ci sono poi alcune situazioni limite, legate alle folli soireé di alcuni locali come il Mom di via Montenero, e due discoteche in via Castelbarco e via Pietrasanta e di via Fabio Massimo che in estate tengono anche le porte aperte: il rumore dunque non è più solo di chi tira tardi allingresso, magari sbocconcellando un panino dal «porchettaro», ma la sinfonia che sale direttamente dalla pista da ballo fino alle abitazioni. Fra le new entry del rumore delle notti meneghine ci sono la zona di Porta Romana - Muratori e il distretto intorno a via Lazzaro Palazzi, stando almeno a quanto risulta a Carlo Montalbetti (Lista Ferrante), che ha presentato due giorni fa una proposta di delibera in Consiglio per stringere le maglie sulla somministrazione notturna di bevande nei locali, e spiega: «Al vaglio del Consiglio, intanto, potrebbe passare, entro lestate, dopo un iter di oltre un anno, il piano di azzonamento acustico». Una mappa della Milano del rumore che individua 174 punti in maglia nera.
A sentire i comitati locali poi preoccupa anche la movida di via Vetere dove, allombra di SantEustorgio, si accalcano ben otto locali. «I vigili - fa sapere Emilia Dragonetti, vicepresidente del coordinamento comitati-, non intervengono più come fosse zona franca». Su una cosa comitati locali e Polizia municipale vanno daccordo: ad essere in aumento sono i reclami per il passaggio notturno di Amsa. In zona Uno, per esempio, si attende da oltre un anno e mezzo la modifica degli orari, dato che il traffico notturno lo permetterebbe. «E invece una notte la settimana il passaggio è in due manche: alle 2 scatta il lavaggio e alle 6 la raccolta rifiuti», ricorda Micaela Goren Monti, presidente del Consiglio di zona 1. Fra le zona 2 e 3 la criticità maggiore e congenita, secondo il presidente di zona 3, Pietro Viola, riguarda la mancanza delle barriere antirumore sulla tangenziale Est. La zona 4 è nel complesso fra le più rumorose come dimostrano i dati di Assoedilizia 2008 che attestano tre grandi arterie della zona sopra gli 80 decibel. La fotografia delle zone 5 e 6 non ha solo il volto bello e «maledetto» dei Navigli: Giovanni Ferrari e Massimo Girtanner si sono passati il testimone alla guida della commissione Monitoraggio ma entrambe le zone collezionano, oltre ai ritrovi più «in» della città, anche alcuni dei passaggi più inquinati per lacustica, da via Dei Missaglia ai mezzi pubblici di Ticinese, via Gonin, corso Colombo e quartiere Basmetto.
A chiudere il tour della cerchia, le zone 7 e 8 contribuiscono non solo con San Siro, ma anche con gli oltre 90 decibel di via SantElia e via Novara, senza dimenticare che in via Monte Ghisallo da anni si attendono barriere antirumore. Con la movida di zona 9, fra Corso Como e Garibaldi tirar lalba può essere piacevole, ma non se si sperava di dormire.