Tutti i sindaci mollano Pisapia «Un blocco così non ha senso»

«L’unità e la collegialità sono per me valori fondamentali e un punto di partenza per poter governare». Pisapia dixit non più tardi di tre giorni fa, quando riferiva all’aula i motivi per cui aveva quasi firmato la lettera di dimissioni al Stefano Boeri. Ma la lotta allo smog è tutta un’altra faccenda, Milano blocca il traffico dalle 10 alle 18 venerdì e sabato e l’assessore all’Ambiente Piefrancesco Maran arrivato ieri in Provincia alle 18 (in ritardo) al tavolo con i sindaci dell’hinterland per far finta di condividere una proposta già presa a Palazzo Marino la sera prima viene bersagliato di critiche. Neanche la rossa Sesto San Giovanni l’ha digerita. Sul sito del Comune guidato da Giorgio Oldrini da ore è on line il comunicato che dice no al blocco del traffico, «ci sembra francamente difficile bloccare totalmente il traffico con così breve preavviso», propone in alternativa targhe alterne da lunedì e mezzi pubblici a metà prezzo. Il sindaco di Bresso è il primo a lasciare il tavolo coordinato a Palazzo Isimbardi dall’assessore all’Ambiente della Provincia Cristina Stancari, mentre Giuliano Pisapia e il presidente Guido Podestà sono alla messa del cardinale Angelo Scola in Sant’Ambrogio, è il sindaco di Bresso Fortunato Zinni, è lascia intendere il clima all’incontro a porte chiuse: «Avevamo intrapreso il metodo della condivisione, poi ci alziamo e leggiamo sui giornali che Milano ha già deciso per conto suo». Il blocco totale «è una follia» si aggrega Marco Flavio Cirillo, a Basiglio, dove «non ci saranno nè limitazioni alla circolazione né altre forme di vessazione, perché oltre a essere inutile sul fronte della lotta all’inquinamento, un blocco che impedisce ai cittadini di muoversi liberamente nel primo weekend di shopping natalizio rischia di avere conseguenze devastanti sull’economia». «Possibilista» solo Pioltello, ma «se lo facessero anche gli altri» e quindi «ci limiteremo a un invito a non usare l’auto». Fantasia al potere, il sindaco di Opera Ettore Fusco arriva a proporre (più per provocazione che altro) il blocco «dei centri commerciali, una delle principali cause di traffico e smog». I sindaci sintetizza l’assessore provinciale all’Ambiente Cristina Stancari «sono amareggiati, era iniziato un cammino di condivisione di scelte e i dati ci stavano dando ragione». Bisogna «fare scelte sensate, quella di Milano è una decisione che penalizza chi per lavoro tiene aperti i negozi: è importantissima la salute dei nostri cittadini ma è anche importante salvaguardare il commercio in un momento di crisi».
Maran si difende «noi andiamo avanti perchè è bene ottenere la condivisione più ampia possibile, Milano ha un sistema di mezzi in grado di reggere il blocco»), e in serata Pisapia conferma: «La morsa dello smog non concede tregua e ho il dovere anche etico e giuridico di pensare innanzitutto alla salute dei cittadini. Ho sperato nella condivisione di tutti ma non posso aspettare oltre».

Tuonano i commercianti: «Lo stop è peggio che inutile, è dannoso, non abbatterà lo smog e ci metterà in ginocchio». L’assessore regionale Stefano Maullu lo definisce l’«ennesimo provvedimento contro i cittadini e può avere conseguenze drammatiche sulle vendite».

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