Il mondo della provetta si muove a briglia sciolta. I vincoli fissati dalla legge 40 non gli fanno più paura. La conseguenza? Il turismo procreativo ha subito una battuta darresto e la metà delle coppie italiane sterili che faceva il giro del mondo per avere un figlio rimane in patria. Emigra solo chi vuole ottenere la fecondazione eterologa, da noi assolutamente vietata. Ma sono circa 2000 allanno le coppie che ormai risparmiano tempo e denaro per avere un bambino in provetta. E il cambiamento di tendenza lo si deve alla Rete. Il tam tam strisciante ma continuo ha avvertito gli interessati: le cose sono cambiate in Italia. Si possono inseminare più di tre ovociti e si può fare la diagnosi preimpianto per selezionare lembrione. E congelare gli embrioni che avanzano. Insomma, quasi tutto, come prima della legge.
Le coppie sterili o con problemi genetici sono allertate. Una cinquantina di centri italiani si adegua alle nuove regole non scritte. Utilizzando delle procedure uniformi per tutte le coppie. I centri sono in tutta Italia. Uno dei più attivi? Il Sismer di Bologna, dove opera la dottoressa Annapia Ferraretti che spiega: «Operiamo nel pieno rispetto della legge, ma ci adeguiamo al nuovo corso fissato dalla Corte costituzionale e diamo una mano alle coppie sterili che fino ad ora andavano allestero». In pratica, spiega Ferraretti «la legge diceva che non si potevano produrre più di tre embrioni. Mentre la Corte lascia decidere al medico il numero». E gli ovociti che avanzano? «Ora si possono congelare anche al di fuori dei casi eccezionali previsti dalla legge, cioè in caso di morte, incidente, o per problemi di salute della donna».
Lobiettivo di questo pool di esperti è quello evitare gli sprechi. Che significa produrre il numero di embrioni strettamente necessario per la coppia. Un esempio? «Se una donna è al primo ciclo, inseminiamo tre ovociti. Se è al quarto tentativo ne inseminiamo cinque o sei». Letà della donna, inoltre, conta molto. «Con i limiti della legge le donne tra i 35 e i 40 anni avevano solo il 20-25% possibilità di rimanere incinte. Ora superano il 30%». È per questo che il turismo procreativo è in forte calo: prima della legge, circa 4mila coppie ogni anno si trasferivano allestero, ora la metà non ne ha più bisogno». Gli fa eco Francesco Fiorentino, genetista, titolare del centro clinico Genoma. «Continuerà ad andare allestero chi vuole la fecondazione eterologa, cioè con donazione di spermatozoi o ovociti. E questo inciderà sul business di molti centri esteri che avevano speculato sulle disgrazie dei pazienti». Ferraretti spiega che in Italia i costi di uninseminazione variano dai 3mila ai 5mila euro, allestero minimo il triplo. Anche il problema delle coppie fertili a rischio genetico sembra superato. Per legge non possono accedere alla provetta. Ma i giudici hanno «condannato» la legge 40 anche su questo fronte in due sentenze. E chi non vuole fare la trafila del tribunale? La legge si può aggirare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.