Roma - Il raid aereo americano contro un capo di al Qaida in un villaggio nell'estremo sud della Somalia, al confine con il Kenya, è l'ultimo di una lunga serie di interventi americani nel Paese dopo il 1991, quando iniziò la guerra civile. Eccone una breve cronologia.
27 gennaio 1991: i ribelli del Congresso della Somalia Unificata (Usc) prendono il potere a Mogadiscio. Fuga del presidente Mohamed Siad Barre, al potere dal 1969.
9 dicembre 1992: comincia l'operazione multinazionale Restore Hope (Ripristinare la speranza), guidata dagli Usa, per aiutare le vittime della carestia e per ristabilire la pace contro la guerra civile scatenata dai signori della guerra in lotta fra loro.
4 maggio 1993: l'Onu prende la guida dell'operazione Restore Hope, che viene inquadrata nell'operazione di peacekeeping Onusom 2 (Onu in Somalia), che ha lo scopo di proteggere l'assistenza umanitaria alla popolazione somala. Ne fa parte anche un contingente di soldati italiani.
5 giugno 1993: 24 militari dell'Onu uccisi a Mogadiscio.
3 ottobre 1993: 18 soldati americani uccisi a Mogadiscio in un blitz fallito per catturare il signore della guerra Mohammed Aidid. Cadaveri di soldati americani vengono mutilati e rascinati nudi nelle strade. La debacle verrà poi rievocata el film di Ridley Scott «Black Hawk Down» del 2001. Il presidente Usa, Bill Clinton, decide di ritirare le proprie truppe dalla Somalia.
31 marzo 1994: l'ultimo soldato americano lascia Mogadiscio.
7 agosto 1998: bombe rivendicate da al Qaida devastano le
ambasciate Usa in Kenya e in Tanzania (224 morti). Gli Usa accusano la Somalia di ospitare Osama bin Laden e di altri capi di al Qaida.
2002: gli Usa aprono una base militari a Gibuti, nel Corno d'Africa
marzo 2003: una squadra di militari americani in abiti borghesi rapisce in ospedale a Mogadiscio uno yemenita sospettato di essere un dirigente di al Qaida.
2006: quando inizia l'offensiva del movimento integralista delle Corti islamiche, che prenderà il controllo di Mogadiscio in luglio e di oltre due terzi del territorio nazionale e che Washington sostiene essere legato ad al Qaida. Gli Usa sostengono finanziariamente i signori della guerra, che combattono contro le Corti.
24 dicembre 2006: ingresso dell'Etiopia nel conflitto somalo. Il governo di Addis Abeba annuncia un «contrattacco» contro le milizie delle corti islamiche. Washington cambia strategia e appoggia l'Etiopia.
28 dicembre 2006: le truppe etiopiche cacciano le milizie delle Corti islamiche da Mogadiscio e inizia a fornire ai militari etiopici informazioni satellitari sui movimenti del nemico. Navi Usa si spostano a largo della Somalia e del Kenya per bloccare gli islamici in fuga.
8 gennaio 2007: iniziano i raid degli aerei militari americani per colpire capi di Al Qaida e terroristi che si nascondono in diversi villaggi somali, soprattutto vicino al confine con il Kenya
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