Tutti pazzi per lo skate, ma mancano le piste

Bruciano in pochi secondi i 30-40 metri che separano le due rampe principali, per poi fermarsi, girare la tavoletta e ripartire, con un solo obiettivo: il «best trik», l’evoluzione più spettacolare, quella che fa «sballare» i patiti di acrobazie mozzafiato e non solo. Sono i ragazzi che hanno aderito, ieri, in via Zabaglia, al Testaccio, alla seconda edizione dello «Skate contest», manifestazione promossa dall’associazione sportiva GAP in collaborazione con il centro sociale «Strike» e finanziata dalla Regione Lazio e dal Dipartimento allo Sport del Municipio I.
«Lo skate è uno sport che va per la maggiore - dice Enzo Foschi, consigliere regionale dei Ds - eppure non è ancora riconosciuto ufficialmente dal Coni.

Dobbiamo lavorare per creare a Roma e nel Lazio degli spazi destinati a questa disciplina al momento limitati allo skate park di Ostia Nuova. L’obiettivo è farne uno a Roma Nord, dove c’è una forte comunità che si raduna allo Stadio Olimpico, non senza problemi per i mosaici».
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