«Per non piangere sullolio versato». È lesemplare sottotitolo dellultimo libro di Viviana Lapertosa, vulcanica chef che ha messo nel cassetto la sua laurea in Storia del cinema per dedicarsi alla sua passione, i fornelli; e che, lanciata dal Gambero Rosso, è ora richiestissima soprattutto come cuoca a domicilio. E per i suoi libri dedicati a una cucina facile e sfiziosa. Il primo, che celebrava i «Finger Food», edito dal Gambero Rosso, ebbe grande successo. Lultimo, «Tuttifritti» (stesso editore), ha tutto per bissarlo. Di sicuro sarà gustosissimo il battesimo del volume (210 pagine, 16 euro), che avverrà mercoledì 11 alla Città del Gusto di via Enrico Fermi 161.
«Tuttifritti» è naturalmente dedicato a una delle tecniche di cottura più classiche e golose, spesso demonizzata da salutisti e nutrizionisti ma invece tuttaltro che nociva se fatta a regola darte. «Il fritto - scrive Lapertosa nella prefazione ricordando la memoria olfattiva dellinfanzia - aveva la capacità di rendere tutto gustoso e saporito, di trasformare anche lingrediente più semplice e banale in un capolavoro di alta cucina. Per me, bambina già interessata a pentole e fornelli, il momento della frittura assumeva poi unimportanza quasi rituale.
Diviso in cinque grandi capitoli (carne, pesce, verdure, sfizi e cibo di strada, dolci e frittelle) e corredato da foto davvero ghiotte.
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