Lamministratore delegato di Grandi Stazioni Fabio Battaggia ha una linea pragmatica: «Lidea dei magazzini raccordati allassessore Masseroli è piaciuta molto, ed è stata inserita nel Piano di governo del territorio. Se approvano il Piano due mesi dopo siamo in condizione di partire. Noi siamo pronti, ma senza regole certe e strumenti urbanistici non possiamo far niente. Restano solo idee». La società ha dimostrato alla Stazione Centrale di saperci fare. Pur con qualche intoppo, e con qualche aggiustamento, la Centrale ha sostanzialmente cambiato volto. Ora vuol provarci anche con le vie Sammartini e Ferrante Aporti, che attualmente sono due «buchi neri» della città, insieme ai sottopassi che presentano problemi enormi; per esempio ingenti infiltrazioni dacqua, vere e proprie cascate nelle gallerie allaltezza delle vie Parravicini, Zuccoli e Spoleto, mentre quello di viale Brianza-Lunigiana è in via di sistemazione.
Per l«operazione magazzini raccordati» Grandi Stazioni pensa a una commissione mista con il Comune. In sei mesi potrebbe valutare le diverse opzioni con un concorso di idee. «Noi - spiega Battaggia - non partiamo con unidea prestabilita sul tipo di offerta da mettere sul mercato. Ci dirà anche il Comune quali sono le soluzioni che preferisce, e poi farà la sua parte, impegnandosi a rilasciare le autorizzazioni di competenza. Lanceremo il progetto insieme. Noi possiamo portarlo avanti, soli o con un privato. Cè la possibilità di concludere tutto per il 2015. Ma per partire è necessario avere il Pgt, per questo auspichiamo la sua approvazione». Battaggia è chiaro: «Questa operazione è una sfida. Si può fare o no. Ma non si può fare a pezzi. Noi oggi un magazzino lo possiamo affittare a 130-150 euro al metro quadrato allanno.
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