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Tutto il fascino del «Gran Palazzo» storico

A proposito di imprenditori. Di quelli che investono in turismo anche dove sembrerebbe utopia, anche se dietro l'angolo hai la Versilia ad agguantare la crème. Dettagli per Andrea Bulgarella, presidente di Abitalia Hotels, che nella Livorno sdoganata ai genovesi da Aldo Spinelli, ha inaugurato sabato lo storico Grand Hotel Palazzo di Viale Italia, gioiello Liberty costruito nel 1884 di fronte alla Terrazza Mascagni. Allora fu definito «uno degli alberghi più belli del mondo», oggi, dopo tre anni di restauro e un investimento di 30 milioni di euro firmato Abitalia, il Gran Palazzo torna fascinoso e suadente ad incantare. Cinque stelle, tutti i comfort tecnologicamente più avanzati in una struttura che ha conservato i suoi antichi stucchi, soffitti e pavimenti. Sabato il grande spolvero, Bulgarella riconsegna a Livorno una delle sue eccellenze, il ministro Altero Matteoli fa giungere il su suo augurio e il sindaco ringrazia e auspica future collaborazioni. Pubblico e privato dialogano, c'è da puntare al turismo di qualità, alle ricadute sul territorio. E Livorno non è Genova. Il giro turistico in battello si vende alla grande le piazze-ponti, il «fosso Reale», l'antica fortezza, il porto mediceo, e la «pseudo Venezia» costruita dalle stesse maestranze veneziane. Le barche asserragliate come fossero biciclette, gli scali, e magari un pescatore. Poi Villa Mimbelli oggi Museo Giovanni Fattori, il profumo di un lusso che fu, quando i mercanti si giostravano Livorno e aspettavano gli sbarchi. Ma ci sono le navi da crociera: perché dunque non pernottare a Livorno in quella quintessenza di grazia e bellezza e lusso che il Gran Palazzo offre. Con la Gorgona incorniciata dalla finestra e magari il libeccio che sgronda il mare e frusta la Terrazza. Ti smarrisci nelle sue sale mentre le arie d'opera di Mascagni scremano il tempo, si spalmano nella Sala degli Stucchi e salgono fino alla suite reale, fino al roof garden, fino alla piscina cristallo, alla torretta, alla terrazza del ristorante panoramico «Gourmet». Novantasette camere doppie, e una sfilza di suites. Mica finita, che tra un mesetto saranno operativi il seicento metri quadri di centro benessere con piscina, bagno turco, sauna, sale massaggi, negozi e viziosità. Poi facilities esclusive perché l'albergo diventi una struttura ideale per soggiorni brevi o medio-lunghi, vacanze rilassanti o meeting ed eventi. Tutto lustro e d'antan con brio. Che quel palazzone fatto costruire dall'ingegner Fabbricotti, (e a Marinella lo conoscono bene), proprietario dei regi bagni Pancaldi posti dinanzi l'albergo, ne ha ospitato di blasonati. I Savoia lo utilizzavano come residenza estiva, D'Annunzio indugiava spesso, così come Vittorio Emanuele III e Costanzo Ciano. Mascagni vi si ispirò per un'operetta e Guglielmo Marconi nella torretta compì i primi esperimenti.

Fu set di film Comencini e Oldoini e oggi si rimette sul mercato. Scommessa con i controfiocchi, ancora un modo di fare impresa turistica senza scartamento ridotto. Sul piatto l'eccellenza, il resto è volontà di crescere.

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