(...) i progetti, le aspettative di una cittadina importantissima nel panorama turistico ligure e nazionale. Per fare tutto ciò la Tv della Libertà aveva chiesto lautorizzazione in Comune per aver lo spazio dove installare il gazebo e le attrezzature. Unautorizzazione che non è arrivata. Perché anzi la giunta di Sestri Levante ha deliberato espressamente di vietare loccupazione di suolo pubblico.
Il motivo non è, come avviene spesso, lasciato nellufficiosità dei commenti a microfoni spenti. No. Il sindaco e la giunta di Sestri Levante scrivono nero su bianco perché non danno il permesso. «Si è avuto modo recentemente di vedere, su unemittente locale, un servizio realizzato dalla emittente de quo che ha leso gravemente limmagine della città», scrive allunanimità lamministrazione sestrese. Insomma, la Tv della Brambilla ha fatto un servizio negativo su Sestri e Sestri esprime parere negativo alla richiesta della Tv. Non basta. Sempre dalla delibera: «Il modo in cui Sestri Levante è stata ivi presentata, con unevidente distorsione della realtà e al solo scopo di danneggiarne limmagine, ha provocato la reazione negativa di alcuni operatori, al punto che il presidente dellAssociazione albergatori di Sestri Levante ha chiesto espressamente al Comune di tutelarne limmagine, a causa dellintento evidentemente denigratorio del servizio a suo tempo trasmesso».
E qui il caso si fa sempre più grave. In primo luogo perché sembra evidente che il Comune decida se concedere spazio a unemittente giornalistica su scelta di «alcuni operatori» e del «presidente dellAssociazione albergatori». In secondo luogo,e soprattutto, perché il presidente in questione non si è mai sognato di chiedere l«oscuramento» della trasmissione. «È vero, ho parlato con il sindaco di quella trasmissione - conferma Franco Repetto -. Non ho affatto gradito il contenuto. Si trattava di interviste fatte sulla spiaggia di Sestri e tutti gli intervistati, dico tutti, rispondevano che il mare era sporco, che non si poteva fare il bagno e che mai era stato così. Dico la verità, proprio questanno abbiamo invece raccolto da ospiti e operatori una grande soddisfazione per lulteriore miglioramento della qualità della acque, già prima pulite. E al sindaco ho chiesto di intervenire, di tutelare limmagine della città. Ma non ho mai chiesto di negare quellautorizzazione. Anzi, lemittente mi aveva invitato a partecipare dal 12 al 14 settembre e io avevo dato la mia disponibilità. In quella sede magari avrei ribattuto alle critiche. La cosa mi sta dando molto fastidio, mi sento usato, tirato per la giacchetta».
Il Comune invece preferisce risponde con i divieti al confronto. E la delibera ha già fatto esplodere il caso. Lazzurro Alfredo Biondi parla di «attentato alla libertà di manifestazione di parola» e a proposito del richiesto aumento di poteri ai sindaci osserva che in questo caso «si ha la sensazione di trovarsui di fronte a un podestà con delirio di onnipotenza». Graziano Stagni, capogruppo di Forza Italia a Sestri, denuncia la voglia di «rivalsa per presunte notizie trasmesse sulla città di Sestri Levante, sgradite allamministrazione comunale o sfuggite al filtro dei comunicati stampa della giunta, del notiziario comunale di propaganda o di quanti sono stipendiati allo scopo di fare informazione di parte». Una situazione che rappresenta una «lesione dei diritti dei cittadini per una libera informazione».
Il caso è appena esploso e nasconde persino un piccolo giallo delle date. La delibera di giunta che nega il suolo pubblico è la «n.257 del 6.7.2007». Così almeno cè scritto in testa allatto. In calce, prima della firma del sindaco e del segretario/direttore generale, la data diventa «Sestri Levante, 7.6.2007». Anche accettando la diversa prassi italiana o anglosassone che prevede linversione del giorno con il mese, il 6.7 o il 7.6 non potrebbero comunque essere che il 6 luglio o il 7 giugno. Peccato però che latto di indirizzo del Comune, in premessa, facesse riferimento alla «domanda presentata in data 28.8.2007» (e qui, inequivocabilmente, si tratta del 24 agosto, visto che nel calendario 24 mesi non ci sono).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.