Zapping inquietante: una lite in tv ogni tre minuti. E' quanto emerge dallo studio condotto dall'associazione Comunicazione Perbene, secondo il quale ogni giorno sui principali canali televisivi ben 38 ore sono ad alto rischio.
A guadagnarsi la maglia nera più di trasmissioni sportive e reality sono i Tg (da «bollino rosso» per il 71% degli esperti intervistati) e i programmi di informazione. Ad alzare i livelli dell'«urlometro mediatico» sono soprattutto i politici (come evidenzia il 67% degli esperti): dove sono presenti in media si registra un «comportamento scorretto» ogni 3 minuti di messa in onda. Ad essere sotto accusa oltre ai litigi, gli insulti (indicati dall'85%), le urla (73%) e il sovrapporsi agli altri (66%), il tutto con possibili effetti (anche gravi, come sostiene il 69% degli intervistati) soprattutto sul pubblico dei più giovani. Un modello simile e il continuo bombardamento di liti, urla e gesti di intolleranza, possono infatti portate ad un aumento dell'aggressività (46%), all'insorgere di stati d'ansia (39%), per arrivare a intolleranza e persino sociopatie.
Comunicazione Perbene ha intervistato 130 esperti tra psicologi, psicopedagogisti, sociologi ed esperti di media, e ha condotto un monitoraggio del web e delle reti nazionali per individuare che spazio hanno, ogni giorno litigi, risse, comportamenti e atteggiamenti aggressivi all'interno dei media.
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