Dal rapporto con l’attuale governo guidato da Giorgia Meloni fino ai presunti legami con la sinistra nostrana che lei rinnega. Passando ovviamente per il diritto internazionale, la materia sulla quale lei è specializzata, al rapporto con l’opinione pubblica per le sue idee tanto nette quanto forti. Durante l’ultima puntata di Real Politik, la trasmissione di approfondimento politico condotta da Tommaso Labate ogni mercoledì sera su Rete 4 da settembre a questa parte, Francesca Albanese ha rilasciato un’intervista molto completa e interessante. L’esperta di diritto internazionale, specializzata in diritti umani e Medio Oriente, si è concentrata soprattutto sul concetto di avversario politico. Dal 2022 è relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati e, ovviamente, il conduttore l’ha incalzata anche su questo argomento specifico.
Il conduttore le chiede subito se si sente la nuova Mamdan d’Italia. Il riferimento è a Zohran Mamdani, il neoeletto sindaco di New York. Il socialista democratico sarà il primo sindaco musulmano della città, il primo di origini sud-asiatiche e il primo nato in Africa. La risposta dell’Albanese è netta: “Io - esordisce – non faccio politica. Io sto solo chiedendo che venga rispettato il diritto internazionale”. L’obiettivo dell’Albanese, quindi, non sarebbe quello di affossare le politiche del governo bensì di fare luce sulle difficoltà nell’attuazione del diritto internazionale nello scenario del Medio Oriente e non solo. “Io sono divisiva? Non è chiedere giustizia che è divisivo, è l’ingiustizia che lacera. Parlare di ingiustizia lacera, la giustizia riconcilia”.
Poi, a stretto giro, arriva una stoccata alla sinistra: “Anche nel partito della sinistra c’è una fetta significativa di supporter dello Stato di Israele è veramente grave”. Non manca un commento sul suo sentimento personale sull’Italia e sul sentirsi italiana. “Non mi sono mai sentita così italiana come in questo momento”, conclude.