
L'intero arco parlamentare e gli opinionisti di qualsiasi radice politica e culturale si dividono sulla Global Sumud Flotilla, l'iniziativa internazionale nonviolenta con centinaia di attivisti da oltre 40 paesi, tra cui Greta Thunberg e Mariana Mortagua, che da qualche giorno è partita dalla Grecia direzione Gaza per sfidare il blocco navale imposto da Israele e portare aiuti umanitari. Tra questi ci sono personalità di sinistra che, proprio da sinistra, criticano in modo aspro questa iniziativa tanto robante dal punto di vista comunicativo quanto povera sul lato politico concreto.
Un esempio è Corrado Augias, fiero avversario dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni e giornalista da sempre vicino alle istanze della sinistra nostrana. Questa mattina in diretta, incalzato durante la trasmissione Omnibus (La7), si è espresso con grande sincerità. "Non capiscono bene questi della Flotila che cosa vadano a fare". "Non vanno a portare tanti aiuti perché sulle barche portano poco, più che aiutare renderanno ancora più tesa la situazione, perché sicuramente ci saranno incidenti, sopratutto in acque internazionali", ha spiegato Augias.
Intanto, mentre si continua a discutere della polveriera in Medio Oriente, continua il viaggio della Global Sumud Flotilla. Ieri sono partite alcune imbarcazioni dai porti di Biserta, Gammarth e Sidi Bou Said in Tunisia. A riferirlo è l'attivista Raouf Farrah. I ritardi sulla tabella di marcia sarebbero dovuti al completamento delle pratiche amministrative e alla lentezza nelle operazioni di rifornimento di carburante.
La ventina di imbarcazioni che compongono il gruppo che salpa dalla Tunisia, comprese quelle provenienti dalla Spagna, si ricongiungeranno in mare con le 18 barche partite ieri da Augusta e con le sei barche provenienti dalla Grecia.