Quando mancano le basi politiche solide per attaccare un governo e il suo operato si passa alle maniere forti. Dalle critiche nel merito agli attacchi sul piano personale il passo è breve. Questo schema, più volte utilizzato dall’opposizione ma non solo, viene preso in prestito dall’ex ministro del Lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero. Durante l’ultima puntata di Piazza Pulita, il programma di approfondimento politico e non solo condotto da Corrado Formigli, l’argomento al centro del dibattito è la prossima manovra finanziaria che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni dovrà varare da qui a breve.
Nel merito della Legge di Bilancio, la Fornero non ha molto da dire. Il conduttore prova a incalzarla su vari temi ma, nonostante le domande, alla fine deve ammettere che i conti che ha fatto il governo sono giusti. “I conti in ordine sono importanti”, ha osservato sull’operato dell’attuale ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Poi, a stretto giro, arrivano le stoccate al governo. Secondo lei, infatti, la maggioranza si divide tra il rigore di Giorgetti e le inopportunità politiche della premier che si avvicina a figure via via sempre più antidemocratiche come Donald Trump. “I conti sono importanti, ma anche la vita civile e democratica del nostro Paese lo è”. Secondo lei “sono gli stessi che esprimono intolleranza nei confronti dei diversi”.
Poi, prendendo come esempio gli ultimi gravissimi episodi di Parma, dove alcuni ragazzi hanno intonato cori fascisti nella sede dei giovani di Fratelli d’Italia, la Fornero attacca: “Mi fa pena e mi fa paura che ci siano alcuni ragazzi che hanno nostalgie”.
Se questa destra volesse veramente separarsi dal suo passato, stando al ragionamento della Fornero, “dovrebbe prendere una separazione di parole, di atteggiamenti, non dovrebbe tollerare i Vannacci che girano in quegli ambienti”.