Ieri sera a Di Martedì, il programma di approfondimento politico condotto dal giornalista Giovanni Floris ogni martedì sera su La7, è andata in scena l’ennesima lezione al governo guidato dall’attuale presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Una ramanzina vera e propria che, in un mix tra stoccate politiche e accuse personali, ha toccato tutti gli ambiti dell’operato di Fratelli d’Italia e delle altre tre anime del centrodestra di governo. Protagonista indiscusso di questa intemerata il giornalista Antonio Padellaro, firma prestigiosa del Fatto Quotidiano e fiero avversario delle politiche adottate dall’esecutivo.
Incalzato dalle domande di Floris e dalle repliche degli altri ospiti presenti in studio, Padellaro ha lanciato un monito alla destra al governo che ha gelato lo studio. “Attenzione, perché nell’opinione pubblica sta maturando l’idea che ci sia una sorta di orgetta del potere. Chi ha patito la fame ora esagera…”, ha esordito senza timore di smentita. Un’accusa tanto chiara quanto aspra che rientra nella normale critica democratica nei confronti dell’esecutivo ma che, allo stesso tempo, getta ulteriore benzina sul fuoco sul già complicato rapporto tra la premier e la stampa.
Poi, a stretto giro, Antonio Padellaro ha commentato direttamente l’operato di Giorgia Meloni. Prendendo il presidente del Consiglio come esempio, la firma progressista ha avanzato un’ipotesi.
“Se fossi un suo consigliere — fortunatamente non lo sono — le direi di rafforzare il suo ruolo istituzionale: è troppo capo partito e troppo poco presidente del Consiglio”, ha fatto notare Padellaro tra gli applausi del pubblico. Insomma, tra il conduttore e gli ospiti, abbiamo assistito all’ennesimo processo politico in prima serata della maggioranza di governo.