Il ritorno di Sgarbi in tv: "Richiesta di Evelina fuori misura"

Il critico d'arte si è ripresentato al grande pubblico ospite di Vespa dopo una lunga assenza per parlare del suo ultimo libro "Il cielo più vicino - La montagna nell'arte"

Il ritorno di Sgarbi in tv: "Richiesta di Evelina fuori misura"
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Vittorio Sgarbi è tornato in tv: dopo una lunga assenza durante la quale ha avuto anche alcuni problemi di salute, il critico d'arte ed ex onorevole è stato ospite di Bruno Vespa nel programma "Cinque Minuti" in onda subito dopo il Tg1. Lo ha annunciato lui stesso tramite i social, pubblicando uno scatto nello studio del programma di Rai Uno, dove lo si vede con lo sfondo del suo ultimo libro "Il cielo più vicino - La montagna nell'arte". L'ultima volta che Sgarbi si è mostrato in pubblico, ma non in tv, è stata alcune settimane fa, a fine settembre, quando si è recato al seggio per esprimere il suo diritto di voto pr le Regionali nelle Marche. Ora, da Vespa, ha raccontato la sua vita dell'ultimo periodo, commentando anche alcune delle polemiche più recenti.

"Sto bene. È stato un lungo percorso per vedere cose interiori ed esteriori e ne sono uscito con questo libro che racconta l'esperienza della realtà, l'esperienza di quello che si vede, l'esperienza di quello che si ha dentro, che si sente, di cui si ha necessità", ha detto Sgarbi raccontando il suo ultimo anno e riconnettendosi con la spiegazione del suo ultimo libro. "C'è la storia dell'arte e la natura, c'è il rapporto con i grandi maestri, il rapporto con la realtà fisica, c'è il rapporto con la grandezza interiore e l'altezza esteriore che le montagne indicano andando verso il cielo", ha proseguito, sottolineando che "La montagna è il luogo dove noi siamo lontano da tutto e vicini a quello che è lontano. Rappresenta un'esperienza spirituale superiore a qualunque altra dimensione di natura e in essa c'è la potenza dello spirito".

La montagna, "in tutta la pittura XVIII la pittura rappresenta un luogo nascosto dove stanno le cose più alte e spirituali", ha spiegato ancora Sgarbi. "Van Gogh ha un'idea così singolare della montagna", ha detto il critico, sottolineando che l'artista "supera condizioni di disagio e difficoltà con la sua interiorità e la sua fobia e si avvia verso l'alto, in una dimensione di spiritualità così compiuta per sentire che la montagna è il luogo dove si può trovare rifugio rispetto a una situazione di sofferenza e disagio. È consolazione come luogo in cui si raggiunge ciò che si è perduto e si rischia di perdere per sempre".

In merito alla richiesta della figlia Evelina di affidargli un amministratore di sostegno, il critico ha dichiarato che gli è "sembrata una richiesta che aveva il desiderio di ottenere una attenzione che non aveva avuto prima, di trovare un padre che si era atteso e non si era trovato.

Per cui l'idea che io avessi dei problemi interiori, dei turbamenti e disagi era una risposta ad un vuoto che cercava di mettere in evidenza quello che lei chiedeva e voleva. Capisco quello che ha fatto, ma lo trovo fuori misura e fuori logica".

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