"Stai a cuccia" e la fuga da La7. Paragone su Telese: "Esponente 'parrocchietta'"

L'analisi dell'ex senatore sull'uscita di scena del giornalista, reo di aver cercato di zittire Capezzone sui presunti finanziamenti Hamas. "Quella modalità è tipica di chi vuole censurare i diversi e poi parla di democrazia"

"Stai a cuccia" e la fuga da La7. Paragone su Telese: "Esponente 'parrocchietta'"
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La discussione tra Luca Telese e Daniele Capezzone a La7 sta avendo degli strascichi importanti nell'opinione pubblica, soprattutto per l'atteggiamento del giornalista della rete diretta da Urbano Cairo che, per sottrarsi al confronto, è uscito dallo studio. Tutto questo non prima di aver detto al direttore di Librero di stare "a cuccia". Il comportamento di Telese ha fatto clamore e tra chi lo ha criticato c'è anche Gianluigi Paragone, il quale ha sottolineato che quell'uscita da parte del giornalista è stata molto infelice perché "è peggio che stai zitto".

"Stai a cuccia" solitamente si dice a un cane, quindi, è questo il ragionamento di Paragone, significa "sei una bestia, sei un animale, sei un cane", perché "questo è il sottinteso di Telese nei confronti di Capezzone", il quale "stava cercando di spiegare i presunti finanziamenti di Hamas alla Flotilla. Più lui cercava di citare fonti anche estere e più Telese s'arrabbia, si alza in piedi, diventa lui il conduttore di cui non è conduttore e cerca di zittire il buon Capezzone". A quel punto, non riuscendo a zittirlo, perché il direttore continuava a insistere su questi presunti finanziamenti, Telese è arrivato a sbottare chiedendogli di stare "a cuccia". Il giornalista di La7 ha successivamente dichiarato che stava provando a fargli leggere le testimonianze dei giornalisti che si trovavano a bordo della Flotilla, forse per screditare quella tesi, anche se non sono testimonianze utili in tal senso perché si limitano a denunciare le presunte crudeltà di Israele nei loro confronti.

"Questa è la modalità attraverso la quale i protagonisti delle parrocchiette cercano di zittire e imbavagliare coloro che la pensano diversamente. Telese è tra questi e gli ho ricordato un fatto: questa estate mi ero proposto, gli avevo detto che se aveva bisogno di qualche commento diverso dal solito, 'se vuoi ci sono'. Ovviamente zitto, perché non puoi mica fare parlare chi la pensa diversamente da te. Ecco i signori della parrocchietta, quelli che vogliono censurare e poi parlando di democrazia", conclude Paragone.

Sui social, dopo lo scontro con Capezzone, Telese ha dichiarato: "Dopo grandi sforzi per mantenermi Zen, sono stato costretto ad abbandonare gli studi di #Omnibus , poco fa (i miei colleghi mi perdoneranno) per una protesta ghandiana contro l’insopportabile mistificazione di Daniele Capezzone, secondo cui la Global Sumud Flotilla è stata finanziata da Hamas, e i parlamentsri a bordo erano smaniosi di tornare a casa per mettere il culo al 'calduccio' (parole sue). I manifestanti di Roma? amici dei terroristi. I parlamentari? Utili idioti e fifoni. Israele? Qualche eccesso".

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