
Stipendi ridotti ai neoassunti e ai precari, redazione del telegiornale ridotta all'osso dopo i numerosi pensionamenti e nessun piano di sviluppo e investimenti previsto. Questi i motivi principali che hanno portato Comitato di redazione de La7 a indire tre giorni di sciopero.
Tutti questi problemi, unitamente al blocco delle carriere e delle retribuzioni, permangono “nonostante gli ottimi dati di bilancio e gli straordinari risultati di ascolto, spinti proprio dai Tg e dai programmi di informazione e dalla crescita su tutte le piattaforme, che trainano l’intero gruppo editoriale”, si legge nel documento diramato dall'assemblea dei giornalisti. Con questo documento, approvato dall’assemblea con un solo astenuto e nessun voto contrario, "si chiede all’azienda e al Direttore il riconoscimento concreto dell’impegno della redazione attraverso gli strumenti del Contratto nazionale di lavoro e gli accordi integrativi aziendali, l’adeguamento degli organici e degli stipendi dei neoassunti, un piano per la stabilizzazione dei colleghi precari, progetti editoriali chiari e regole per favorirne lo sviluppo".
Tre giorni di sciopero che arrivano "nonostante gli ottimi dati di bilancio e gli straordinari risultati di ascolto, spinti proprio dai Tg e dai programmi di informazione e dalla crescita su tutte le piattaforme, che trainano l'intero gruppo editoriale", sottolineano i giornalisti del telegiornale diretto da Enrico Mentana.
La rete di Urbano Cairo, in effetti, si basa principalmente sull'informazione e i suoi programmi di punta sono L'Aria Che tira condotto da David Parenzo, Piazzapulita di Corrado Formigli,
Otto e mezzo di Lilly Gruber e, ovviamente, il TgLa7 diretto da Mentana che, in occasione dei grandi eventi, stravolge letteralmente il palinsesto per andare in onda con le sue proverbiali "maratone".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.