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Prima Vauro, poi Sallusti: alta tensione su La7, cosa è successo in diretta

Clima di altissima tensione a "L'aria che tira", talk condotto da Myrta Merlino: liti, insulti e porte sbattute, in altre parole la fiera della rissa

Prima Vauro, poi Sallusti: alta tensione su La7, cosa è successo in diretta

I talk politici somigliano sempre di più alle arene, questo è pacifico. Scontri, invettive, filippiche e così via: il festival della lite, la celebrazione della rissa. La puntata de “L’aria che tira” di giovedì ha confermato ancora una volta la tesi, con un doppio scontro acceso, tanto da spingere gli ospiti ad abbandonare la trasmissione. Tra guerra in Ucraina e filosofia, La7 è stata teatro dell’esplosione della tensione e della bagarre dialettica.

Caos in diretta a La7

Animi a dir poco bollenti nella diretta odierna del programma condotto da Myrta Merlino. Il primo scontro è stato quello tra Vauro e Fabrizio Roncone, faccia a faccia muscolare sulla crisi Mosca-Kiev. “Da una mezz’oretta sono in profondo imbarazzo, non tanto per le insolenze rivolte da Vauro ai colleghi…”, l’affondo del giornalista del Corriere della Sera a proposito dell’intemerata del vignettista sull’Ucraina. Una stoccata mal digerita da Vauro: “Vabbè, io me vado, tolgo il disturbo e non senti più le insolenze. Dai basta”. A provocazione segue provocazione: “Sarà un po’ fascista”, il j’accuse di Roncone. Per Vauro è troppo, ecco il turpiloquio:“Sarà anche un po’ coglione questo”. Tacchi girati e tanti saluti. Sconsolata la padrona di casa: “Onestamente mi dispiace, abbiamo ascoltato quello che ha detto lui e non vedo perché non dobbiamo ascoltare Fabrizio Roncone”.

Purtroppo per le Merlino e per La7 non è mica finita qui. Poco dopo è andato in scena un altro vivace scontro tra Alessandro Sallusti e la grillina Alessandra Maiorino. Il direttore di Libero ha invitato la deputata del Movimento 5 Stelle a ripassare la storia della filosofia, in relazione a un botta e risposta sul sostegno pentastellato all’Ucraina e alle solite giravolte di Giuseppi. “Non so se c’era, ma il suo partito ha votato per l’invio di armi e per stare dentro il patto atlantico”, la doverosa precisazione di Sallusti. In palese difficoltà, la grillina ha continuato a interrompere con precisazioni pleonastiche e pressoché inutili. “Lei è in una trasmissione tv, non è un comizio. La conduttrice ha dato la parola a me”, il monito di Sallusti. Di fronte all’ennesima invasione di campo, via l’audio e addio diretta.

“E ora va via pure Alessandro, oh Gesù”, la reazione laconica della Merlino:“Rimarremo in pochi alla fine”. Giornataccia per La7

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