Un milione di euro vinto grazie alla logica, alla calma e a una grande capacità di ragionamento. È la storia di Vittoria Licari, musicista di formazione classica e docente di Conservatorio, che ha trionfato a Chi vuol essere milionario – Il Torneo, il quiz condotto da Gerry Scotti su Canale 5.
La domanda decisiva riguardava l’incipit di un celebre romanzo: "Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione…". Licari ha individuato la risposta corretta, Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, nonostante non avesse mai letto il libro. "Non conoscevo affatto il romanzo", ha raccontato al Corriere della Sera, "ma ho escluso le altre opzioni una per una, arrivandoci con il ragionamento".
Le domande più insidiose
Il percorso verso il milione non è stato privo di esitazioni. Tra le dieci domande affrontate, ce ne sono state almeno due che hanno messo davvero alla prova la concorrente. La prima riguardava la parte più occidentale d’Europa: incerta tra Spagna e Portogallo, Licari ha scelto di utilizzare l’aiuto del 50 e 50. Una volta eliminate le risposte sbagliate, la decisione è arrivata senza più dubbi.
Più complessa, invece, la domanda legata a Non Stop, storico programma televisivo di fine anni Settanta. "In realtà ero vicina alla risposta", ha spiegato, "ma non mi sentivo del tutto sicura". Da qui la scelta di usare lo Switch, l’aiuto che consente di cambiare completamente quesito.
Ha chiesto supporto anche al suo “esperto”, l’amica che l’ha accompagnata in studio. "La citazione sul “viaggiare restando a casa” era chiaramente di Emilio Salgari, ma ho preferito confrontarmi con lei. È stato anche un modo per darle spazio".
Un premio che cambia la vita
Dietro la vittoria, però, c’è soprattutto una storia personale. Cinque anni fa il marito di Vittoria Licari, molto più anziano di lei, ha avuto un grave peggioramento delle condizioni di salute. "Soffre di demenza senile ed è afasico", ha raccontato. "Ha bisogno di assistenza continua, giorno e notte".
Nonostante la difficoltà, Licari parla del marito con grande affetto: "È bello averlo in casa, è una presenza che mi dà calore". Ma l’assistenza costante ha un costo elevato, sostenuto anche grazie all’aiuto di una famiglia di collaboratori peruviani. "Con questa vincita ho trovato risorse che prima non avevo e mi sono tolta tanti pensieri".
Il momento giusto per vincere
Nessuna paura di improvvisi parenti interessati al premio: "La mia famiglia è ormai molto ridotta. Ho solo alcuni cugini in Liguria, con cui peraltro ho ottimi rapporti". Ripensando alla vittoria, Licari è convinta che sia arrivata nel momento migliore possibile della sua vita.
"Se avessi vinto a vent’anni non avrei avuto la maturità per gestire una cifra così importante. Oggi è diverso: è più difficile montarsi la testa. È successo quando ne avevo davvero bisogno". Una vittoria, dunque, non solo televisiva, ma profondamente personale.