Zazzaroni: "Altro che Selvaggia, il giudice cattivo di Ballando ero io"

Ivan Zazzaroni, ospite di "Da noi… a ruota libera", ripercorre i suoi anni a "Ballando con le Stelle": dal ruolo del “giudice cattivo” ai celebri scivoloni, fino all’esperienza da concorrente

Zazzaroni: "Altro che Selvaggia, il giudice cattivo di Ballando ero io"
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Ivan Zazzaroni arriva nello studio di Francesca Fialdini con l’aria di chi non ha alcuna intenzione di trattenersi. E infatti, dopo pochi minuti, mette subito ordine nella narrazione: a Ballando con le Stelle il ruolo del “giudice cattivo” non è stato inventato da Selvaggia Lucarelli. "Prima di Selvaggia il cattivo ero io", dice sorridendo sornione. E aggiunge: "Ho fatto scivoloni storici… come lo zero dato ad Albertazzi quando rimase fermo. Mi massacrarono: “Non puoi dare zero al mito!”. Ero diventato il cattivo ufficiale. Ora però ho fatto un passo indietro… e non guasta".

"Da concorrente mi vergognavo come un ladro"

Il giornalista si concede poi un salto indietro nel tempo, quando nel 2007 decise di scendere in pista non come giudice ma come concorrente. Un ricordo che lo fa ancora sorridere: "Mi vergognavo come un ladro. Quando me lo proposero risposi:Ma siete matti? Sono un giornalista!”. Offrii a Milly di fare il giudice e lei disse sì. Due anni dopo mi convinse a ballare: nel Dancing with the Stars inglese i giornalisti funzionano, diceva. E aveva ragione: è stata una delle esperienze più belle della mia vita". Accanto a lui, la maestra Natalia Titova, determinata a portarlo il più lontano possibile: "Puntava davvero a farmi arrivare in fondo… e infatti arrivammo nei primi tre".

L’affetto di Italo Cucci

A sorpresa arriva anche un videomessaggio del suo “padre professionale”, Italo Cucci. Ironico, affettuoso, lucidissimo: "Aspirava a fare il playboy… l’ho salvato in tempo. Lo presi al Guerin Sportivo e lo mandai a Manchester. Là volevano tenerlo! Lo bloccai, e da lì è diventato un giornalista come si deve".

Zazzaroni si emoziona: "Italo è come un padre. Il più grande direttore che abbia mai avuto. Una volta mi disse: “Sei il figlio che avrei voluto avere”. È una frase che non dimenticherò mai. Ci sentiamo praticamente ogni giorno".

"Liliana Segre mi ha fatto guadagnare punti senza muovere un dito"

La chiusura è un aneddoto che strappa un sorriso.

"Io e mia moglie stavamo per uscire quando lei riconosce Liliana Segre. Ci avviciniamo per salutarla e la senatrice guarda me e dice: “Io vedo sempre Ballando!”. Ho preso un botto di punti senza fare nulla. Un incontro davvero divertente".

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