Economia

Ubi Banca, ecco come Bergamo e Brescia si «ritagliano» i poteri

Auletta apre i cantieri: piano a metà giugno. A Bpu le strategie, alla Lombarda l’amministrazione. Il ruolo di Mc Kinsey

da Milano

«Piano industriale di integrazione, Kick-off»: l’amministratore delegato Giampiero Auletta Armenise inaugura i «cantieri» incaricati di costruire la struttura portante di Ubi, il colosso cooperativo nato dalle nozze di Bpu e Banca Lombarda. Tutto è steso in bell’ordine in alcune slide, di cui il Giornale è entrato in possesso, che illustrano tempi e centri nevralgici di un percorso destinato a compiersi entro metà giugno.
Al momento il documento, predisposto con l’ausilio di Mc Kinsey, si limita a descrivere le squadre di lavoro. Dalla cui composizione si inizia però a intravedere quali potrebbero essere gli uomini chiave della macchina di Ubi e quindi i pesi specifici interni dell’anima bresciana e di quella bergamasca.
A seguire l’integrazione sarà un «Comitato guida» di cui è «sovrintendente» lo stesso Auletta, accanto al vice presidente Corrado Faissola, al direttore generale Victor Massiah e a Graziano Caldiani, destinato a raggiungere la condirezione generale per seguire le risorse umane. Al piano sottostante figurano i singoli cantieri relativi alla capogruppo e quelli delle fabbriche prodotto; coniugati da strutture di supporto trasversali (Banche rete, It e Organizzazione) per cercare il raccordo con il presidio sul territorio.
Secondo quanto è dettagliato a pagina 5, dedicata alla «Macro struttura organizzativa di progetto», agli uomini di Bpu sarà affidata la nevralgica area commerciale (Iorio), le Risorse Umane (Caldiani), Strategia & Controllo (Leidi), Finanza & Internazionale (Toffetti). Gli uomini di punta della Lombarda appaiono invece Medda e Lupinacci, incaricati di gestire ripettivamente i cantieri dell’Amministrazione e dei Crediti; sotto l’influenza bresciana ricadono poi l’Organizzazione (Tassoni), il Recupero Crediti (Bottoli) e il Risk Management Operativo (Sardone). A conti fatti, a parte la «cogestione» nei Sistemi & Servizi (Rigamonti/Sonnino) il risultato è 5 a 4 a favore di Brescia. Bergamo domina però 6 a 1 tra i «caporali» delle fabbriche prodotto, cui si aggiunge il fatto che a «scandire il tempo» dei cantieri è stato chiamato il program manager officier Nunzio Tartaglia. Uno dei più fidati collaboratori di Auletta che in pratica mantiene quindi la supervisione sulle strategie, lasciando a Brescia la vita ordinaria della banca. Come accennato tutto sarà pronto entro la prima metà di giugno, quando il piano dovrebbe passare prima all’esame del consiglio di gestione (il martedì 12) e di quello di sorveglianza (venerdì 15). Quindi il vaglio del mondo sindacale, previsto per lunedì 18, il road show e l’attesa convention con il management. L’esito di un percorso che prevede, tra il 26 marzo e l’11 maggio, la scelta del sistema informativo e che ha preso avvio nel pomeriggio di martedì scorso. Quando Faissola e Massiah hanno raggiunto il quartier generale di Bpu in Piazza Vittorio Veneto a Bergamo per una presentazione riservata.

Il prossimo passo, più «sociale», è in agenda il prossimo fine settimana sullo sfondo della Villa d’Este di Cernobbio.

Commenti