Si è finto suo fratello gemello per evitare la denuncia per guida in stato debbrezza, ma non è bastato. È accaduto domenica a Codogno (Lodi), quando un imprenditore torinese di 51 anni è stato fermato dai carabinieri per un controllo nelle vicinanze del cimitero di Somaglia.
Luomo, trovato alla guida della sua auto, una Audi A6, con un tasso alcolico nel sangue di 1,33 grammi per litro, guidava senza patente, che gli era già stata revocata dalla prefettura nel 2005 a seguito di svariate infrazioni. Così, per evitare ulteriori problemi, il torinese ha dichiarato di essere suo fratello gemello e di essere in possesso di una patente di guida, dichiarazione inizialmente accettata dai carabinieri che, però, dopo aver effettuato gli accertamenti di rito con i colleghi di Torino, hanno scoperto limbroglio.
Proprio i controlli hanno permesso, infatti, di scoprire il trucco: limprenditore ha fornito i dati del fratello incensurato per evitare le sanzioni.
Per questo motivo, oltre alla denuncia per guida in stato debbrezza e con patente ritirata, luomo ora dovrà rispondere anche di sostituzione di persona, falsa attestazione a pubblico ufficiale e falso ideologico. E la prossima volta, quasi sicuramente, ci penserà due volte prima di fare il furbacchione e, tra laltro, pure a spese del fratello.
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