Uccide un collega spingendolo giù da un tetto poi si butta fingendo un incidente sul lavoro

Non si trattava di un incidente sul lavoro ma di un omicidio. Vittima un operaio romeno morto ieri a Trentola Ducenta (Caserta), precipitato dal tetto di un centro commerciale, dove stava lavorando: ad ucciderlo, si è scoperto qualche ora dopo, era stato un connazionale, suo collega: lo aveva spinto nel vuoto durante un litigio. Poi per completare la messa in scena si era a sua volta lanciato al suolo, da un’altezza inferiore, per simulare la disgrazia.
Un escamotage che non ha funzionato: l’ipotesi della caduta accidentale all’inizio ha retto ma poi la vera dinamica dell’accaduto è stata svelata dalle immagini riprese da una telecamera della videosorveglianza.
Dubinga Florin, 28 anni, si trovava con George Corbu, di 32 anni, sul tetto del centro commerciale «Jambo», a un’altezza di circa 7 metri dal suolo, quando è stato spinto a terra. Una caduta fatale: l’uomo è morto mentre veniva trasportato dal 118, che lo ha soccorso, all’ospedale Moscati di Aversa. Anche il connazionale, che si è successivamente lasciato cadere da un’altezza di due metri, è rimasto ferito gravemente. È ora ricoverato al Loreto Mare di Napoli in condizioni serie.
L’uomo, in stato di arresto, è piantonato dai carabinieri.

Sul fatto hanno indagato i carabinieri della sezione operativa di Aversa guidati dal comandante Giuseppe Fedele, e i militari della stazione di Trentola Ducenta. I due romeni erano entrambi dipendenti - in possesso di regolare contratto di lavoro - del Cis Meridionale, e si trovavano sul tetto per pulire i bocchettoni di scolo dell’acqua piovana.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica