Udc, Baruffi "anticipa" Casini e sceglie di stare con Letizia

L’ex segretario regionale dei centristi va con i "Popolari Italia Domani". "Vogliamo tornare al partito e alle alleanze che c’erano prima del 2008"

«Vogliamo tornare all’Udc come era prima del 2008» e cioè all’Udc alleata con Silvio Berlusconi e il centrodestra. Un grido di battaglia che a Milano vuol dire sostegno al sindaco, Letizia Moratti, senza ondeggiamenti e senza terzi poli, anche se con qualche (inevitabile) condizione. Nasce con questi obiettivi la sezione lombarda dei «Popolari Italia domani», distaccamento ambrosiano del partito che ha divorziato da Pierferdinando Casini in vista della fiducia al governo e che può contare su cinque parlamentari e otto deputati regionali in Sicilia.
Coordinatore nazionale del Pid è Saverio Romano, tra i protagonisti dell’ultimo incontro nazionale di Rete Italia, l’area vicina a Cl, insieme con Roberto Formigoni, Mario mauro, Maurizio Lupi e i ministri Angelino Alfano e Raffaele Fitto.
A guidare i Popolari lombardi si prevede che sarà l’ex segretario regionale dell’Udc, Luigi Baruffi, defenestrato senza troppi complimenti e sostituito con Savino Pezzotta, decisamente più a sinistra di lui. Baruffi, storicamente posizionato su terreni vicini al centrodestra, ha protestato più volte contro quella che riteneva una «deriva» del partito.
A opporsi con decisione a un’alleanza con il Pdl, in questi giorni, è proprio il coordinatore regionale dell’Udc, Pezzotta, che in un’intervista alla Discussione, giornale di tradizione democristiana, tuona contro i presunti avvicinamenti tra Casini e il governo: «Non mi sembra che ci sia stato alcun cambio di linea e personalmente non lo accetterei».
I centristi di Saverio Romano, parlamentare siciliano, hanno lasciato l’Udc promettendo «una nuova casa agli eredi della Dc» e denunciando accordi sottobanco tra Pierferdinando Casini, Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani per lanciare il leader dell’Udc come candidato premier del centrosinistra. E adesso, nonostante le manovre di avvicinamento tra Udc e Pdl, hanno deciso di fare un passo avanti anche a Milano, in vista delle amministrative della prossima primavera.
La collocazione dei Popolari Italia Domani è saldamente di centrodestra, con tanto di link diretto tra il sito internet del Pid e quello del Popolo della Libertà e di Silvio Berlusconi. L’intenzione è di fare altrettanto con Palazzo Marino e Letizia Moratti, anticipando un eventuale accordo con il partito di Casini.
Baruffi, insieme agli uomini a lui vicini, ha vissuto come un trauma la candidatura di Enrico Marcora a presidente della Provincia e subito dopo quella di Savino Pezzotta a presidente della Regione: personalità che ammiccano al Pd invece che mantenere la tradizione di vicinanza al Pdl. L’ex segretario regionale dell’Udc non ha mai gradito colloqui e abboccamenti per alleanze a sinistra. Difficile ingoiare il rospo per chi, come lui, ha guidato l’Udc in anni di intesa di governo stabile sia in Regione che a Palazzo Marino.


Come è noto, il sindaco ha come esponente della sua giunta Gianni Verga, assessore dell’Udc, anche lui tra coloro che non hanno mai nascosto una predilezione per il centrodestra. E l’Udc ha fatto parte della giunta regionale fino alla scorsa legislatura: Mario Scotti, ex assessore di Formigoni, è attualmente vicecoordinatore dell’Udc lombarda. I malpancisti della svolta a sinistra non mancano.

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