«Udc non rappresenta più i nostri valori»

Il suo impegno è sempre stato indirizzato in un’unica direzione: quello della difesa dei valori cattolici moderati. L’essere iscritto, militante, attivista, eletto dell’Udc era una sorta di cursus honorum quasi scontato. Luca Mazzolino, 31 anni, neo papà, già consigliere di Municipio e responsabile dei giovani dello scudocrociato casiniano, sembrava destinato a essere uno dei punti di forza della compagine centrista che in Liguria fa capo a Rosario Monteleone e che a queste amministrative sostiene Enrico Musso sindaco.
E invece, Mazzolino, cos’è successo?
«È successo che mi sono candidato con Liguria Moderata, a sostegno di Pierluigi Vinai, che è il rappresentante del centrodestra».
Si è candidato perché c’era Vinai, cattolico di provata fede?
«Non mi sarei candidato a questo giro. Sia io sia altri amici, abbiamo deciso invece di scendere in campo proprio perché c’è lui sindaco».
L’Udc non rappresenta più questi valori?
«Diciamo che a livello locale non ci sentiamo espressi».
E il partito vi ha espulsi. Vi hanno chiamato?
«Io ho solo letto la comunicazione sui giornali. Poi magari ho ricevuto sms del partito che mi chiedevano di firmare la lista di Musso».
Ci è rimasto male?
«Questo atteggiamento mi ricorda un vecchio modo di fare politica. Io ho lasciato cadere la polemica, anzi, li ringrazio per la visibilità che mi hanno dato».
Però molti suoi manifesti sono stati presi di mira dai vandali.
«So che a Multedo sono stati strappati, in Valpocevera mi hanno “cavato” gli occhi dalla foto, in Centro li hanno coperti di insulti. Si vede che la mia candidatura ha dato fastidio».
E ora rilancia i suoi punti per Vinai?
«Ho scelto 4 punti focali per la mia campagna elettorale. Sarebbe lungo entrare nel merito in ciascuno di questi quattro punti. Ne scelgo uno? La famiglia: oggi i giovani vanno via da Genova perché non c’è la possibilità di mettere su una famiglia. Gli stipendi della mia generazione sono inferiori alla pensione dei nostri genitori. I pensionati sono i veri ammortizzatori sociali».
Sì, ma il Comune cosa può fare?
«Ad esempio rimodulare le tariffe, l’addizionale comunale sull’Irpef, tutti le tasse, per aiutare le famiglie che si devono formare».
Vabbè, mi dica velocemente anche gli altri tre punti.
«Lavoro: bisogna aiutare ad investire sulle nostre imprese. Solidarietà: il Terzo settore, il volontariato deve assumere un ruolo fondamentale.

Sicurezza: più presenza delle forze dell’ordine sul territorio».
Ma perché ha scelto la lista civica di Liguria Moderata?
«Perché Liguria Moderata, pur appoggiando Vinai, è un movimento che va oltre gli schemi degli attuali partiti, che non rappresentano più la gente».

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