Roma - "Penso che la prossima settimana si possa fare, se possibile anche prima. Non sono certo io a dilazionare i tempi di un incontro che era scontato e necessario". Così il premier Romano Prodi, attaccato da più parti, risponde ai cronisti che gli chiedono di una possibile convocazione di un vertice dell’Unione per discutere di riforme e legge elettorale. Quanto al dialogo con il leader dell'opposizione Prodi è sibillino: "Non c’è mai bianco o nero, ci si fida un po', fino a prova contraria".
"Nell'Unione polemica serena" Quelli usati nell’ambito dell’Unione per polemizzare da parte di alcuni partiti di maggioranza sono "toni da bambini", è "una polemica serena, mentre in altre parti la polemica è più dura". Così il premier risponde oggi da Tirana ai cronisti che gli chiedono se continui a considerare le polemiche all’interno della sua stessa maggioranza meno accese rispetto a quelle che stanno dilaniando il centrodestra.
"Riforme, serio il discorso con la Cdl" "È un discorso serio, perché altrimenti non saremmo andati tutti assieme ieri ad approfondire tale discorso per ore e ore".
Diliberto protesta con Veltroni "Prodi garante della coalizione? Certo, ma in quanto presidente del Consiglio, non certo come leader del Pd". Lo ha detto il segretario del Pdci, Oliviero Diliberto che oggi ha riunito a Roma la direzione del suo partito. "Il garante della coalizione non può certo farlo il Pd. Come potete pensare - ha chiesto retoricamente Diliberto - che sia garante una forza politica che sta tentando un’operazione sulla legge elettorale tesa a sterminare i propri alleati?".
Udeur: vertice al più presto L’Udeur chiede al più presto un vertice di maggioranza sulla legge elettorale, altrimenti minaccia di non sedersi più al tavolo della Finanziaria. Il capogruppo dell’Udeur alla Camera, Mauro Fabris, spiega peraltro che sono stati tutti i gruppi dell’Unione non appartenenti al Pd a porre la questione, all’inizio della riunione dei capigruppo di maggioranza sulla Finanziaria: "Noi non discutiamo di Finanziaria mentre loro inciuciano con l’opposizione sulla legge elettorale", dice riferendosi proprio al Pd. Ma Antonello Soro, capogruppo del Pd, secondo quanto riferisce sempre Fabris, "si è impegnato a chiedere un vertice di maggioranza sulla legge elettorale e quindi ci aspettiamo di sapere entro oggi quando ci sarà il vertice".
Considerando quindi l’impegno assunto da Soro, l’Udeur per il momento continua a lavorare sulla Finanziaria: in questo momento è ancora in corso un vertice dei capigruppo dell’Unione sulla manovra economica, riunione che non è stata sospesa proprio perché, sottolinea Fabris, "i tempi incalzano" e c’è l’impegno di Soro.
Scorrettezza del Pd "Dai vertici notturni del Pd è uscito un fatto sconcertante dal punto di vista istituzionale e politico". Lo afferma Fabris, ricordando che "il segretario del Pd sembra abbia consegnato ai presidenti delle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato, Violante e Bianco, il testo della riforma elettorale condiviso con il capo dell’opposizione. Di tutto questo - si chiede Fabris - il parlamento e le altre forze di maggioranza dovranno solo prendere atto? Anche per tali ragioni questa mattina, durante l’incontro dei capigruppo per l’esame della finanziaria, abbiamo chiesto e ottenuto che venga fissato al più presto un vertice di maggioranza per definire una posizione comune in tema di riforma elettorale".
Pecoraro: "Veltroni non rispetta programma coalizione" "Nei giorni scorsi ci sono state alcune telefonate con Prodi, come è normale che sia: gli ho ricordato che nel programma elettorale c'è scritto che avremmo dovuto cambiare la legge elettorale migliorandola, mantenendo il sistema bipolare. Una legge che avremmo dovuto fare con l'appoggio delle forze del centrosinistra ma cercando di avere anche il massimo consenso dell'opposizione".
Lo ha detto nel suo intervento a "Panorama del giorno" il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio sottolineando che "Veltroni si è invece mosso in modo diverso da quello che è il programma di tutta la coalizione". Il ministro dell’Ambiente contesta in particolare il fatto che il leader del Pd sia "andato a parlare con Berlusconi senza verificare qual è l'intesa nel centrosinistra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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