Rallentamento già prima della crisi "L’accentuato rallentamento dell’economia italiana - spiega la Commissione Ue - risale già alla metà del 2007, ben prima dell’impatto della crisi dei mercati sull’economia europea". La crescita è tornata col segno meno nel secondo trimestre del 2008, e "per la seconda metà dell’anno più indicatori, in particolare quelli sulla produzione industriale e sulla fiducia delle imprese, mostrano come il Paese sia entrato in una recessione tecnica".
Crescita negativa anche nel 2009 I servizi del commissario Joaquin Almunia spiegano dunque che "è solo grazie al rimbalzo del primo trimestre 2008, dovuto in gran parte a un effetto statistico dopo il risultato fortemente negativo dell’ultimo trimestre 2007, che l’attività economica nel 2008 è attesa essere piatta. Questo implica anche un impulso negativo di crescita per il 2009".
Le famiglie hanno tagliato i consumi Per Bruxelles sul banco degli imputati ci sono soprattutto "gli sviluppi negativi sul fronte della domanda interna". "Sotto l’impatto dell’aumento dei prezzi, le famiglie hanno tagliato i loro consumi. Comunque - spiega la Commisione Ue - dal 2009 "un’inflazione più bassa e alcuni ulteriori incrementi salariali sosterranno i redditi a disposizione", e questo porterà ad una "leggera e graduale ripresa dei consumi privati nel 2009 e 2010".
Almunia: sostenere l'economia come le banche "L’orizzonte economico è diventato molto più cupo, in quanto l’economia europea è colpita dalla crisi finanziaria che si è aggravata durante l’autunno e che sta danneggiando le imprese e la fiducia dei consumatori. Abbiamo bisogno di un’azione coordinata a livello europeo per sostenere l’economia in modo simile a ciò che abbiamo fatto per il settore finanziario". E' questo il commento del commissario Ue Joaquin Almunia alle previsioni d’autunno della commissione europea.
Tremonti: "La finanziaria è valida" Le previsioni d’autunno della Commissione Europea sono "molto positive" in quanto significano che "la Commissione Europea riconosce la solidità della finanziaria triennale". Lo ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti a Bruxelles per partecipare alla riunione dell’Eurogruppo. "Sui bilanci pubblici - ha voluto sottolineare Tremonti a Bruxelles - vengono confermati i numeri della finanziaria italiana". In effetti, ha spiegato, "questi dati che vediamo (nelle previsioni d’autunno della Commissione) sono assolutamente in linea con i dati che abbiamo cifrato nella finanziaria triennale. E questo - ha proseguito - è un fattore che considero fortemente positivo". "Diverso sarebbe - ha precisato il ministro - se i dati fossero stati differenti, se ci fosse stato un ’early warning’.
Questo non c’è per l’Italia, e ciò è fortemente positivo, vuol dire che la Commissione Europea riconosce la validità della finanziaria triennale. Dunque è confermata che questa è reputata ed apprezzata in Europa". In questo quadro, ha detto infine Tremonti, "il deficit (programmato per il 2009) è dunque confermato" dalla Commissione Europea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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