Ufficio di presidenza per la terza volta nel mirino dei pm

E fanno tre. Sembrano davvero essere davvero poltrone che scottano quelle della presidenza del consiglio regionale. Perché l’arresto ieri mattina nella sua casa di Brescia del vice presidente Franco Nicoli Cristiani, è solo il terzo episodio che vede coinvolti i politici che siedono al vertice del parlamentino. Il primo a essere indagato per corruzione e bancarotta fraudolenta era stato il consigliere segretario Massimo Ponzoni, anche lui come Nicoli Cristiani ex assessore lombardo all’Ambiente del Pdl e finito in un’indagine della procura di Monza. Poi lo scorso luglio anche corruzione e peculato nella gestione dei fondi dell’Irealp (Istituto di ricerca per l’ecologia e l’economia applicate alle regioni alpine) della Regione nella commemorazione del 2007 del ventesimo anniversario dal disastro delle frane in Valtellina. Di pochi mesi fa la scoperta del «sistema Sesto». Un vorticoso giro di mazzette e corruzione che coinvolge un altro vice presidente del consiglio. Quel Filippo Penati diventato il braccio destro del segretario del Pd Pierluigi Bersani.

È indagato per concussione e corruzione in un’inchiesta della procura della Repubblica di Monza riguardante l’area ex Falck di Sesto San Giovanni. Molte le perquisizioni eseguite dalla guardia di finanza su disposizione del pm Walter Mapelli proprio negli uffici del consiglio regionale.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica