Ufficio studi Unicredit più ottimista sulla ripresa

L’economia italiana sta provando a rimettersi in moto. A lanciare un segnale di ottimismo sono i «sismografi» di Unicredit, secondo cui i dati giunti dall’economia reale nell’ultimo mese indicano un significativo rallentamento della recessione nel nostro Paese. Tanto che l’ufficio studi di Piazza Cordusio è convinto che nel secondo trimestre anche il Pil dovrebbe limitare la frenata allo 0,5%, anche se rimangono alcuni rischi al ribasso. Tra i segni incoraggianti Unicredit ricorda la produzione industriale, rimasta invariata a maggio dopo un progresso significativo in aprile. Bene anche le immatricolazioni di nuove auto, in aumento del 12,4% a giugno, contro un calo dell’8,6% a maggio. L’Istat diffonderà il 7 agosto le stime preliminari sul Pil italiano, ma «qualsiasi sia effettivamente il dato sul Pil del secondo trimestre, il fatto che gli indicatori che guardano più avanti si mantengono su un sentiero in salita, segnala che è possibile la prosecuzione della ripresa economica anche nel terzo trimestre», sottolineano gli esperti di Unicredit.
Secondo l’indicatore Ocse - in rialzo in maggio per il quinto mese consecutivo - l’Italia potrebbe perfino superare la zona euro allo stato attuale della ripresa. Nel secondo trimestre Unicredit si aspetta una ripresa della spesa privata soprattutto grazie al rimbalzo dei beni durevoli.

Qualche segnale di miglioramento poi dal mercato del lavoro, anche se nei primi tre mesi dell’anno l’occupazione ha registrato una contrazione record del 9,5% su base annua per il settore industriale (costruzioni incluse), circa il doppio rispetto al 2002.

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