Caro Ughi, i dati delle scommesse ippiche continuano a deludere. Ci vuole un svolta. Il presidente di Snai ha una ricetta?
«Se pensassimo di apportare dei cambiamenti solo dopo aver mutato il sistema normativo e regolamentare, sbaglieremmo. Perché i tempi si allungherebbero e ci ritroveremmo a fine anno nella stessa situazione. Lavoriamo allora allinterno delle regole che ci sono per migliorare la situazione. Su questo punto è daccordo anche il presidente dellUnire, Guido Melzi dEril».
Cosa si può fare con lattuale quadro legislativo?
«Dobbiamo aumentare il numero delle corse. Adesso si può scommettere vincente, accoppiata e trio nellordine, soltanto su due corse, la prima e lultima del giorno. Con il quartè ammesso da martedì a venerdì e il quintè in programma mercoledì e venerdì. Il quadro cambierebbe se fra le due corse venisse inserito il campo completo di una riunione. Si passerebbe da 2 a 10-12 corse al giorno».
Dai ricevitori arrivano critiche sullippica nazionale.
«Hanno ragione. Ce ne sono alcuni che non guadagnano al netto neppure 10 euro al giorno perché il programma è ridotto allosso e fanno una raccolta ridicola. Cè poco gradimento per il prodotto abbinato allippica nazionale. E allora perché ci sorprendiamo se al completamento della nuova rete ne mancano 6-7 mila? In gran parte si tratta di quelli dedicati proprio allippica nazionale che rende poco. O raccogli almeno 500 euro al giorno oppure chiudi».
Cosa impedisce di cambiare le cose se lUnire è daccordo?
«Siamo in attesa di un segnale da parte di Sogei che non risponde e blocca ogni iniziativa. Non riesco a capirne i motivi, forse non ama lavorare in condominio con lUnire. Invece bisogna prendere di petto la questione e cercare correttivi. Lo scommettitore vuole essere coinvolto, non può aspettare 5 ore fra una scommessa e laltra per vincere ancora o cercare di rifarsi. Se non cambiamo, mettendo in piedi una sartoria su misura, lippica nazionale non cresce di sicuro».
Cè anche una questione relativa agli ippodromi.
«Gli ippodromi andrebbero ristrutturati per divenire più accoglienti e rispondere alle esigenze della clientela.
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