Uguali diritti per i genitori Manifestano i padri separati

L’armata dei padri separati ha rivendicato i propri diritti con un sit in di protesta dal titolo «Figli negati» che si è svolto, ieri, davanti al tribunale dei minori in via dei Bresciani. Una manifestazione capitanata dall’associazione padri separati provenienti da molte città italiane che ha avuto come obiettivo principale la rivendicazione del rapporto padre- figlio e l’affidamento di quest’ultimo al padre anche e soprattutto durante il periodo estivo. «I figli hanno il diritto di stare almeno venti giorni, durante le vacanze estive, con il proprio papà - spiega il presidente dell’associazione Giorgio Ceccarelli - ma, spesso, la mamma non lo concede. I padri non devono essere solo un rifugio dove andare quando la madre ha da fare, ma una presenza costante nella vita dei propri ragazzi. Chiediamo - conclude il presidente dell’associazione - allo stato di tutelarci di più». L’associazione infatti mira a tutelare i diritti dei padri che dovrebbero essere «ascoltati» al pari di quelli della madre.
«Molti figli di genitori separati, malgrado le sentenze di separazione prevedano venti giorni di permanenza con il padre non affidatario, trascorrono l’intera estate con la madre - afferma un genitore durante la manifestazione.

I coniugi separati - ha continuato il papà - si devono aiutare e sostenere reciprocamente, pensando esclusivamente al bene dei ragazzi e evitando qualsiasi contrasto».
In effetti dopo una separazione chi realmente si trova a far le spese, rimettendoci in serenità, sono i figli e i genitori devono limitare i danni, lavorando in sinergia.

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