La Uil Fpl: commissariare le aziende sanitarie laziali

Ignorata la richiesta del sindacato di esaminare i bilanci consuntivi. Pronto un esposto-denuncia

Donatella Palmieri

La Uil Fpl del Lazio con una nota del 12 luglio ha chiesto al presidente Piero Marrazzo e agli assessori al bilancio Luigi Nieri e alla sanità Augusto Battaglia, ai sensi della legge sulla trasparenza amministrativa la copia di tutti i bilanci delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere del Lazio degli anni 2003, 2004, 2005 motivando la richiesta in qualità di soggetto legittimato ai sensi dell’art. 22 della stessa legge.
La giunta regionale presentando alle organizzazioni sindacali confederali e di categoria «il patto per il risanamento, lo sviluppo, il riequilibrio e la modernizzazione della Sanità del Lazio» aveva assicurato la consegna dei documenti contabili richiesti entro il 30 giugno 2006. Sono trascorsi i termini previsti dalla legge e la giunta regionale non ha ottemperato alla richiesta e non ha dato nessuna comunicazione, continua a ignorare i dettati contrattuali. Quindi nel rispetto della richiamata normativa, l’organizzazione sindacale chiede la presenza del difensore civico per un immediato intervento della giunta regionale al fine di ottenere quanto è stato richiesto. A giudizio del sindacato la situazione della sanità è grave e prima di analizzare i singoli bilanci per verificare come sono stati spesi i soldi dei contribuenti (e quindi dove si può intervenire per eliminare gli sprechi), si è proceduto all’aumento delle addizionali regionali Irap, Irpef e della tassa automobilistica. I cittadini e i lavoratori del Lazio già pagano più di quelli del resto d’Italia, ma ancora non si conoscono le cause della situazione debitoria della nostra sanità. Il piano presentato dalla giunta dice che il Lazio non spende troppo in termini di percentuale di bilancio, ma spende male.

La Uil del Lazio ha chiesto formalmente il commissariamento di tutti i direttori generali che non abbiano presentato così come previsto dalla legge i bilanci consuntivi nei termini previsti e ha preannunciato che se non esaminerà copie dei documenti contabili richiesti entro e non oltre 15 giorni inoltrerà un esposto-denuncia alla magistratura contabile e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Penale di Roma.

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