Ulisse e la strage dei Proci: Celestini racconta l’odio

Ulisse e la strage dei Proci: Celestini racconta l’odio

Ci siamo. Ci siamo con il primo appuntamento dei Dialoghi sulla rappresentazione, quest’anno dedicati al tema dell’odio. La quarta edizione della rassegna ideata da Sergio Maifredi comincia questa sera a Palazzo Tursi alle 21 (ingresso gratuito).
Si parte dalle origini, dall’antichità così come il titolo della kermesse indica già: «Da Caino all’11 settembre», e quindi con Ascanio Celestini che racconterà al pubblico le vicende narrate nel libro XXII dell’Odissea di Omero e della vendetta di Ulisse contro i Proci, considerati gli usurpatori della sua Itaca. E di come già in quel sentimento così impetuoso che scatenò la sua ira anche contro le ancelle conviventi dei Proci, vi fossero già i segni dell’odio. Qualcosa che Ulisse, Odisseo in greco, porta con sé da sempre. Dall’etimologia del suo nome che Omero collega al verbo «odyssomai» odiare.
Ad accompagnare il racconto di Ascanio Celestini ci sarà la musica di Gianluca Casadei alla fisarmonica.


Gli appuntamenti proseguiranno anche domani sera, sempre alle 21, ma questa volta a Palazzo Bianco con giornalisti, scrittori, attori che insieme al pubblico inizieranno un percorso alla scoperta di un sentimento profondo e viscerale come l’odio che accompagna l’uomo dall’inizio della civiltà ad oggi, segnandone la storia e il destino.

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