Ulrico

Il Grande Dizionario dei Santi del Butler (Piemme) lo chiama anche Ulfrick, Wulfric e Walfric. Questo santo era nato verso il 1080 nel Somerset, a Compton Martin, e anche dopo essere stato ordinato sacerdote la sua occupazione preferita era rimasta la caccia col falcone. Così fino al 1120, quando un casuale incontro con un mendicante lo aveva indotto a darsi una regolata. L’uomo in questione gli aveva predetto che un giorno sarebbe stato annoverato fra i santi. Ulrico rimase colpito e, dopo sana riflessione, lasciò perdere lo sport decidendosi per una vita più austera. Per i cinque anni seguenti fece il prete e basta, occupandosi molto seriamente dei suoi parrocchiani. Poi trovò che tutto questo era ancora poco e se ne andò a fare l’anacoreta in località Haselbury. Qui prese alloggio in una cella ricavata nella chiesa del luogo, dove ogni mattina diceva messa. Portava sulla nuda pelle una cotta di maglia di ferro e ricorreva spesso alla disciplina. Addirittura ripristinò una delle antiche penitenze dei monaci celtici, consistente nello spogliarsi, calarsi nell’acqua fredda (a quelle latitudini) e recitarvi dentro l’intero salterio. Naturalmente finì col ridursi pelle e ossa. Ma fu anche assistito da diversi carismi, tra cui quello della guarigione. E, altrettanto naturalmente, finì assediato dai postulanti.

Vennero anche il re Enrico I e la regina Adele, a chiedergli di guarire dalla paralisi il cavaliere Drogo de Munci. Ulrico profetizzò il trono al successore di Enrico, Stefano. Il santo viveva copiando libri e rilegandoli. Dopo trent’anni di penitenza, morì nel 1154.

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