E adesso il Consiglio di Stato, tra una lista esclusa e unaltra riammessa, mette becco anche sulla pulitura dei graffiti. Vietata per sentenza, con grande soddisfazione (cè da immaginare) di teppisti e appassionati della bomboletta spray da spruzzare sui muri (degli altri). Il risultato è che lAmsa non potrà più pulire (gratis) i muri dei palazzi di Milano di proprietà del Comune. Un servizio offerto, gratis appunto, dalla società per rimediare al degrado contro cui più volte si è scagliato il sindaco Letizia Moratti. Ma anche il premier Silvio Berlusconi che durante una sua visita si era indignato trovando la sua città particolarmente scarabocchiata.
«Bisogna farla finita con i cosiddetti graffiti - era sbottato - perché in alcune nostre città non sembra di stare in Europa, ma in Africa». E aveva chiesto di ricorrere a procedure durgenza e sanzioni penali per i responsabili degli imbrattamenti. «Sporcare i luoghi pubblici deve diventare un reato», aveva tuonato al termine del tour cittadino.(...)Ultima dei giudici: vietato ad Amsa lavorare gratis per il Comune
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