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Ultime liti per scegliere gli assessori

Incontri, telefonate, profili da leggere, riserve da sciogliere. Le voci girano, vengono smentite poi riconfermate. È ancora caos tra i corridoi di Palazzo Marino. Il rebus non è ancora stato del tutto risolto, anche se il tempo stringe e il sindaco vuole chiudere entro domani. I diretti interessati, in bilico da una settimana, stanchi dell’attesa vorrebbero conoscere al più presto il proprio futuro. Ma l’ora x si avvicina e questa sera si potrebbe già conoscere per intero la squadra del governo Pisapia.
Le prime difficoltà riguardano ancora la carica di vicesindaco, con una certezza: sarà donna. E se nei giorni scorsi era tornato in pole il nome dell’ex ministro Barbara Pollastrini (indiscrezioni vogliono il marito, il banchiere «rosso» Pietro Modiano alla guida della multiutility delle partecipate) ieri pomeriggio veniva superato dalla presidente della Casa della Carità Maria Grazia Guida (Pd). Il suo nome circola da giorni, su di lei sembra che il partito abbia trovato un accordo di massima. Resta ancora da sciogliere il nodo del capolista Stefano Boeri, con 13mila voti recordman di preferenze: per evitare polemiche e conflitti di interesse per lui si parla dell’assessorato alla Cultura e Expo, dove per Expo si intenderebbe l’organizzazione di tutti gli eventi. Una poltrona per tre: per la Cultura era stati fatti anche i nomi del compositore Filippo del Corno, dell’ex assessore alla Cultura della Provincia Daniela Benelli, in quota Sel, e del capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino.
In alternativa Boeri potrebbe occupare il dicastero a Mobilità, Infrastrutture e Ambiente che sembrerebbe destinata all’architetto ambientalista Maria Berrini (Pd). Così Majorino, che punta ad avere una posizione di rilievo in giunta, si accontenterebbe, in alternativa, dell’assessorato a Polizia locale e sicurezza o al Welfare, cui puntavano, però, i cattolici Andrea Fanzago, sponsorizzato da Azione Cattolica, e Marco Granelli. Tre gli uomini che ruotano - Fanzago, Granelli e il giovanissimo Pierfrancesco Maran - per 2 assessorati e la presidenza del consiglio comunale. Per Maran si penserebbe a una delega a Turismo e Attività produttive, delega pensata anche per Franco d’Alfonso, socialista riformista, coordinatore della Lista civica per Pisapia del «Gruppo dei 51» di Bassetti.
In pole anche Carmela Rozza, quinta per preferenze, che se non dovesse avere l’assessorato più naturale per lei, quello alla Casa, potrebbe sedersi in aula. Un posto, quello della presidenza del consiglio, cui guarda con favore anche il «duro e puro» Basilio Rizzo, capolista di Sinistra per Pisapia.
In quota Sel, anche se si tratta di una candidatura di area, Cristina Tajani del centro studi della Cgil. Ha proposto una rosa di nomi di tecnici tra cui scegliere la lista Sinistra per Pisapia, che date le performance elettorali «non può non avere un posto nella squadra di governo». Ultima novità partorita dal mai dimenticato manuale Cencelli: Sel avrebbe 2 posti, Benelli e Tajani, «nascondendo» la seconda sotto l’etichetta Cgil. Stessa cosa farà la Lista della sinistra con i tecnici di area, invece che politici in quota. A proposito di furbetti sparisce dal borsino degli assessori l’europarlamentare Francesca Balzani, avvocato, assessore al bilancio della giunta di Marta Vincenzi; se avesse accettato il dicastero all’Urbanistica avrebbe lasciato libero lo scranno a Strasburgo per il «Faraone» Franco Bonanini, in cerca di immunità parlamentare.

Certo Bruno Tabacci titolare del Bilancio con delega ai rapporti con Roma, foglia di fico dietro cui coprirsi per evitare la dimissioni da parlamentare. Quasi sicuro Davide Corritore city manager, ancora in bilico tra portavoce e capo di gabinetto Maurizio Baruffi.

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