Marcello Di Dio
da Roma
Una villa bellissima sulla collina di Monte Mario, con vista mozzafiato della Capitale. Tantissimi invitati vip e no (si dice 400, ma forse erano un po’ meno) e una ventina di tifose e tifosi giallorossi piazzati davanti alle transenne per vedere qualche illustre ospite. Parliamo della festa di addio al celibato (ma in realtà si tratta di un ricevimento definito quello della promessa di matrimonio, vista anche la presenza della quasi moglie Ilary) di Francesco Totti, che si sposerà il prossimo 19 giugno. Dopo aver «celebrato» il suo matrimonio a vita con la Roma a suon di milioni di euro.
E mentre a qualche chilometro di distanza Marcello Lippi radunava la nazionale più sperimentale della sua avventura azzurra per la tournée americana, il capitano della Roma (ancora deluso dalla mancata convocazione per la partita vera con la Norvegia) festeggiava nel cortile di Villa Miani arredato da grandi divani bianchi e maxischermi colorati. E con otto orchestrali ad allietare la serata e un servizio di sicurezza di oltre cento persone a vigilare sugli invitati. Illustri, come il senatore a vita Giulio Andreotti, applauditissimo al suo arrivo. Alla spicciolata sono poi giunti tra gli altri il presidente della Provincia Gasbarra, il prefetto Achille Serra, l’amministratore delegato giallorosso Rosella Sensi, l’ex direttore sportivo Franco Baldini, l’ormai ex allenatore del Lecce Zdenek Zeman, l’attore Carlo Verdone, i cantanti Fiorella Mannoia e Lando Fiorini, Flora Viola, moglie di Dino ex presidente della Roma, Gianni Grazioli in rappresentanza dell’Assocalciatori. Non si sono visti, invece, tra gli altri il presidente della Figc Carraro (che ha telefonato a Totti nel pomeriggio), quello della Lega Galliani o il ct azzurro Lippi (anche per lui solo un contatto telefonico con l’ex Pupone). Così come gli juventini Buffon, Cannavaro e Del Piero. Il capitano è sempre il capitano, ma gli ultras si sono detti «stupiti per le persone invitate alla festa». «Spero non sia stata una scelta di Totti - dicono -. Un paio di mesi fa, dopo Roma-Juventus, Francesco fece capire che il calcio era in mano loro, che c’era qualcosa di strano. E ora li invita alla festa?».
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